Gemma Calabresi Milite presenta il libro “La crepa e la luce”

A Gessate il 4 aprile l’evento “Si può perdonare veramente?”

Dettaglio copertina "La crepa e la luce", di Gemma Calabresi Milite
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Il CineTeatro San Giovanni Bosco di Gessate ospita, lunedì 4 aprile alle 21, l’evento “Si può perdonare veramente?” organizzato dal Centro Culturale San Mauro in collaborazione con la Comunità Pastorale della Divina Misericordia con la presentazione del libro “La crepa e la luce” di Gemma Calabresi Milite.

“Un cammino affascinante e faticoso sulla strada del perdono”

Gemma Calabresi Milite è la vedova del Commissario Luigi Calabresi. Accusato da alcuni esponenti dell’opinione pubblica di estrema sinistra di responsabilità nella morte di Giuseppe Pinelli, fu ucciso a Milano il 17 maggio 1972 in un attentato i cui colpevoli vennero individuati solo dopo molti anni nelle persone di Ovidio Bompressi e Leonardo Marino quali esecutori, mentre Giorgio Pietrostefani e Adriano Sofri furono ritenuti i mandanti. Tutti erano esponenti di Lotta Continua. Venne insignito della Medaglia d’oro al valor civile alla memoria il 14 maggio 2014 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

«Durante l’ultima presentazione dal vivo del libro “Quello che non ti dicono” di Mario Calabresi abbiamo avuto occasione di conoscere personalmente sua madre: Gemma Capra Calabresi – ha dichiarato Carolina Stella del Centro Culturale San Mauro – Dialogando con lei del podcast registrato con il figlio “La memoria ha le gambe” e di alcuni suoi interventi online emergeva sempre più chiaramente ai nostri occhi la sua profonda umanità, il suo affascinante e faticoso cammino sulla strada del perdono».

La copertina del libro di Gemma Calabresi Milite

Gemma Calabresi rimane vedova a 25 anni, incinta del terzo figlio Luigi e con due bambini piccoli, Mario nato nel 1970 e Paolo nel 1971. “Sulla strada del perdono. La mia storia” è il sottotitolo del suo libro che racconta come una giovane donna ha scelto di non vivere nell’odio e nel desiderio di vendetta ma, con un percorso lungo e faticoso, di trasformare il dolore e l’ingiustizia in fiducia e amore per gli altri.

«Ci siamo domandati: “Ma come ha fatto? Come è stato possibile?” – ha spiegato Carolina Stella – E così con la Comunità Pastorale della Divina Misericordia l’abbiamo invitata da noi per raccontarci cinquant’anni di storia, la sua storia. L’incontro è stato significativamente collocato nel periodo della Quaresima perché Gemma Calabrese Milite è una testimone di fede e di fiducia, testimone che il perdono esiste e sarà possibile ascoltare dalla sua voce anche la risposta alla domanda che si pone nel libro “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno”».