Palazzo Pirola ospiterà dal 15 al 31 ottobre, nell’ambito della settima edizione della grande rassegna di fotografia d’autore Photofestival 2021, 4 mostre personali di Enrico Camporese, Matteo Donzelli, Paola Gallo Balma e Giuliano Leone. Un reportage fotografico che racconta l’ampliamento dei linguaggi della fotografia nel panorama culturale italiano curato da Ornella Roccuzzo.
Photofestival 2021
Sono 150 le mostre diffuse dal cuore di Milano al territorio dell’area metropolitana milanese, fino a quello delle province di Monza e Brianza, Pavia, Lecco e Varese in differenti luoghi come gallerie e musei, ma anche cinema, biblioteche, oratori, ristoranti e stazioni ferroviarie. L’evento novità è il reportage collettivo virtuale, in cui 11 fotografi raccontano il nuovo rapporto tra l’abitare e il verde a Milano.
“Venezia e Milano” sono le due città colte da Enrico Camporese non nelle loro differenze, bensì nelle loro particolarità. Il concetto di andare e ritornare che le accomuna è più uno stato dell’anima che si compone di ricordi, emozioni, curiosità: andare è portarsi la propria città ed è lasciarla, ritornare è scoprire qualcosa di sé mutato dal luogo vissuto. 18 fotografie per 18 modi di guardare, tra realtà e metafisica, due città.
“Capoverde: l’arcipelago in Bianco e Nero” di Matteo Donzelli è un reportage che riprende paesaggi, persone, abitudini e vita di un territorio spesso considerato solo come luogo da cartolina, fatto di resort, relax, tempo sospeso. Capoverde è colta nella sua essenza emotiva, nella sua realtà dura e complessa: contrasti, problemi sociali, baraccopoli, inquinamento. Il reportage, ambientato sulle isole di Sal e di Boa Vista racconta l’ambivalenza del reale: ciò che per molti è paradiso, per altri è prigione.
“Il Gaucho Pol” di Paola Gallo Balma racconta la vita e la storia personale di Pol, che ha scelto di fare il gaucho. Tradizioni, vita solitaria e a contatto con la natura, le fotografie poi indugiano sulla storia personale di Pol, che ha scelto di vivere una vita di solitudine per disperdere nelle praterie della Patagonia i ricordi dolorosi del passato, come la perdita della moglie e della figlia. Un reportage intimista dove lo sguardo non è solo racconto ma anche ritratto interiore.
“Seagull friendly” di Giuliano Leone racconta come i gabbiani subiscano una doppia narrazione. Da un lato c’è quella suggestiva e poetica data dalla loro leggiadria e dal loro essere uccelli di mare. Di contro esiste anche la narrazione reale, più terra a terra, per cui i gabbiani sono dei rapaci di bocca buona alla sola ricerca di cibo. Questo reportage che sconfina nella fotografia naturalistica racconta la storia di un rapporto bizzarro, nato tra un uomo e un gabbiano.
L’inaugurazione si terrà a Palazzo Pirola sabato 15 ottobre alle 18.00 e la mostra resterà aperta al pubblico nei giorni di venerdì dalle 16.00 alle 19.00 e sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00.
Augusta Brambilla