Un angolo della memoria a testimonianza futura. Sabato 3 luglio, a Gessate, si è tenuta l’iniziativa “Elena e Diego…Per non dimenticare-Il diritto di sentirsi al sicuro” a cura del Comitato Genitori di Gessate con la collaborazione di Daniela mamma di Elena e Diego, vittime della tragedia, e con il patrocinio del Comune. L’obiettivo del progetto è quello di dare vita a un percorso di sensibilizzazione, di informazione e di ascolto rivolto ai bambini, agli adolescenti che vivono situazioni di disagio e alle donne in difficoltà.
Un luogo simbolo
Due panchine, una rossa per celebrare l’eliminazione della violenza sulle donne e, per la prima volta, una azzurra per ricordare quanto l’infanzia abbia bisogno di essere protetta, difesa, tutelata da ogni forma d’abuso e di violenze diffuse, messe in atto, spesso da coetanei, da compagni di scuola, ma purtroppo anche da adulti. Uno spazio in cui trovano posto una quercia che simboleggia l’albero della vita e le rose rosse che testimoniano come l’amore vince su tutto ed è in grado di superare anche la morte. Un luogo simbolo e tangibile sul territorio che ricordi i diritti basilari dei bambini, degli adolescenti, delle donne e delle persone.
«L’idea di questo luogo, di questa immagine che rappresenta il sentirsi al sicuro e amati: seduti su una panchina protetti da una quercia e circondati dall’amore, simboleggiato da queste rose rosse – ha dichiarato Leandro Trombetta presidente del Comitato Genitori di Gessate – L’auspicio è quello di profondere sempre più questa cultura, viverla nella nostra comunità, educare il prossimo con questi principi, da qui l’idea di un luogo reale, pubblico, per tutti, che possa aiutarci a ricordare e a non dimenticare….per Non dimenticare Elena e Diego, ragazzi che vivono nei ricordi di ognuno di noi, che questo ricordo ci porti ad accrescere la cultura del rispetto dell’individuo in ogni sua forma. Grazie a tutti voi che avete permesso la realizzazione di questo progetto per la nostra comunità e per i nostri ragazzi, ai quali chiedo di prendersene cura, difendere questo luogo da qualsiasi eccesso. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto. Un ringraziamento ai genitori del Comitato Genitori che, come sempre, con grande spirito di squadra si prefiggono degli obiettivi e spesso li raggiungono».
“Non dimenticate il loro sorriso”
Celebrare la memoria in un luogo, il parchetto tra la via Glassiate e la via Salvo D’Acquisto, ricco di ricordi, di vita, di sorrisi e di gioia.
«Purtroppo sono tanti i bambini e adolescenti che restano vittime del bullismo, dipendenze patologiche e di violenza in generale: una condizione e un dramma che spesso si subisce in silenzio, che provoca ferite, che tante volte durano tutta la vita. E i bambini sono le prime vittime nel mondo delle violenze dei grandi – ha sottolineato Daniela, la mamma di Elena e Diego – Il progetto vuole contribuire a creare una cultura dei diritti che protegge bambini e adolescenti, che hanno il pieno diritto di vivere e di crescere in una comunità dove vengano rispettati e che rispetti la loro dignità, basandosi sui principi di non discriminazione, di diritto di vita e di educazione, di uguaglianza, di salute, di libertà, di essere protetto e accudito, di non essere maltratto o abbandonato e di far parte di una famiglia. L’idea è quella di poter dare seguito a questa iniziativa anche negli anni successivi “per non dimenticare” il loro sorriso ma soprattutto alimentare e accrescere la cultura dei diritti che protegge bambini e adolescenti».
“Un momento di condivisione di tutta la comunità”
«Oggi siamo qui per condividere un momento importante per tutti noi, in un luogo dove conserviamo un ricordo vivo di Elena e Diego
– ha concluso il sindaco Lucia Mantegazza – Daniela come questa quercia è il simbolo di forza e tenacia, il Comitato rappresenta il sostegno, l’abbraccio, la coesione che dovrebbe esserci in ogni comunità. Chiedo a tutti, soprattutto ai più giovani, di avere rispetto di questo luogo, di non dimenticare e, ogni volta che passate di qua, ricordate l’importanza della vita e il rispetto di tutte le persone e soprattutto dei diritti. Prendiamoci cura tutti insieme di questo posto e non dimentichiamo, passando, di fare un sorriso per Elena e Diego, conl’augurio chequesto sia l’inizio di un percorso per il rispetto dei diritti delle persone, della vita e per creare una comunità che sia coesa e unita».
Augusta Brambilla