Parco Agricolo sud Milano, uno scontro ancora irrisolto

A seguito dell'approvazione del piano di conversione di più di ottomila ettari in Parco Naturale, l'assessore regionale Fabio Rolfi lamenta l'avvicinamento della Città metropolitana a un «ambientalismo ideologico»

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Nell’ultimo mese si è dibattuto a lungo sulla conversione di aree del Parco Agricolo sud di Milano (corrispondenti a più di 8mila ettari) in parchi naturali. Non pochi gli oppositori all’approvazione della proposta. Alla petizione firmata dagli agricoltori e al secco no di alcuni sindaci si è accodato l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, che, a seguito dell’approvazione del progetto, ha definito la scelta della Città Metropolitana frutto di una visione ‘agrifobica’.

«La città metropolitana sbaglia nel contenuto»

L’assessore regionale Fabio Rolfi ha descritto istituzionalmente «forzata» la messa in atto del progetto. «La Città metropolitana – ha dichiarato l’assessore – sta sbagliando nel contenuto, nei tempi e nelle modalità. Non c’era l’esigenza di una forzatura istituzionale sul Parco agricolo Sud Milano, soprattutto in un percorso che deve portare alla nascita di un unico grande parco urbano e agricolo milanese, in attuazione della legge 28. Questo deve essere l’obiettivo condiviso da tutti».

Cassina De’ Pecchi contraria al nuovo progetto

Tra i comuni interessati alla conversione del parco agricolo c’è Cassina De’ Pecchi. Il sindaco Elisa Balconi e l’assessore all’Ambiente Fabio Varisco avevano già dichiarato le loro perplessità, respingendo la proposta.

«L’Amministrazione è sempre dalla parte dei lavoratori e dell’ambiente – aveva detto il Sindaco Elisa Balconi – Con questo voto abbiamo tutelato la vocazione agricola del parco e i suoi fruitori».  

«Abbiamo ascoltato le istanze degli agricoltori – ha poi spiegato l’assessore all’Ambiente Fabio Varisco – La nostra scelta va nella direzione di sostenere il loro lavoro, anche quello che portano avanti quotidianamente di tutela ambientale».

La proposta è stata accettata

Di tutt’altro avviso il vicesindaco di Città Metropolitana Arianna Censi, che a seguito dell’approvazione della proposta aveva dichiarato possibile «un dialogo attento tra natura e agricoltura». L’assessore regionale Fabio Rolfi aspetta ora una mossa del Sindaco di Milano «La Città metropolitana [invece] ha una visione ‘agrifobica’ che strizza l’occhio a un ambientalismo ideologico e che intende criminalizzare e punire l’agricoltura del Parco agricolo sud, eliminandola dai confini di Milano. Ci aspettiamo una presa di posizione del sindaco del capoluogo, visto che all’epoca è stato a capo della macchina organizzativa di Expo. Spero non si rimangi tutti i messaggi mandati allora».

Giada Felline