Gessate, Covid: tanti positivi, ma per ora nessuna zona rossa

Da inizio febbraio contagi superiori alla soglia dei 250 casi per 100.000 abitanti. Il sindaco Mantegazza: «Il contributo di ognuno può risultare decisivo»

Dati coronavirus
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«Il Comune e ATS sono in quotidiano contatto e, a ora, non è pervenuta alcuna notizia riguardo a un possibile ingresso di Gessate in zona rossa». A comunicarlo è il sindaco Lucia Mantegazza che ha voluto fare il punto sulla preoccupante situazione dei contagi in Comune.

Alto numero di casi

Dunque per il momento nessuna zona rossa a Gessate, che da inizio febbraio ha però un numero di cittadini positivi al Covid-19  superiore alla soglia si allarme dei 250 casi per 100.000 abitanti (l’ultimo bollettino del 25 febbraio parla di 53 contagi).
«Nel caso la situazione dovesse cambiare, provvederemo ovviamente a comunicarlo non appena ci verrà notificato – ha scritto il sindaco – E’ evidente che eventuali restrizioni vengono prese con immediata eseguibilità sulla base dell’evolversi della situazione in tempo reale e non dipendono esclusivamente dall’aumento o dal numero assoluto dei casi. Si precisa che eventuali ‘zone rosse’ vengono formalizzate da un atto amministrativo ufficiale di Regione Lombardia».

Un appello alla prudenza

Ma se la “sottile linea rossa” non è ancora stata superata, la situazione è in ogni caso complessa. Motivo che ha spinto Lucia Mantegazza a rivolgendosi direttamente ai suoi concittadini invitandoli alla prudenza.
«Raccomandiamo ai cittadini di mantenere il controllo, prestando la massima attenzione, rispettando le misure igienico sanitarie e le prescrizioni previste dalla normativa vigente. E’ scontato ma opportuno ribadire che anche i contatti di casi positivi devono rispettare l’isolamento e la quarantena disposta da ATS. In un momento come quello che stiamo vivendo – ha concluso – , il contributo di ognuno può risultare decisivo».