Caos dati in Lombardia: le reazioni in Martesana

Richieste le dimissioni della giunta lombarda e risarcimenti adeguati per i commercianti

I contagi nel comune di Segrate: da 504 positivi a 102 in un solo giorno. Fonte: @paolomicheliufficiale
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Dall’inizio dell’emergenza a marzo dalla redazione di Fuoridalcomune.it abbiamo cercato di fare la nostra parte: tenere aggiornati i lettori usando gli strumenti a noi conosciuti, quelli dell’informazione. Per fare ciò abbiamo creato la mappa dei contagi, con l’intento di mantenere una traccia dell’andamento dei dati nei comuni della nostra zona, in modo da avere a colpo d’occhio il quadro della situazione. Da quando però, negli scorsi giorni, è scoppiato il caos attorno all’errore nel calcolo dell’indice Rt, abbiamo ritenuto necessario interrompere, almeno momentaneamente, questa rubrica.

Le reazioni in Martesana

Le conseguenze di questa terribile distrazione si stanno già facendo sentire: proprio oggi, Lunedì 25 gennaio, diversi movimenti, forze di opposizione e associazioni hanno organizzato un sit-in di protesta sotto Palazzo Lombardia per chiedere conto degli errori fatti, sbagli che sono andati a discapito di studenti e commercianti che per una settimana si sono visti sospendere le attività e per cui adesso si invoca giustizia e un adeguato risarcimento.

Anche dalla Martesana si sono alzate voci di protesta, come quella di Michele Avola, il Sindaco di Bellinzago Lombardo che dalla sua pagina facebook ha scritto «Chi ha sbagliato chieda scusa, risarcisca e si dimetta. Stop».

Sconcertante il caso di Segrate, dove il Sindaco Paolo Micheli ha fatto sapere come nel suo comune da un giorno all’altro si sia passati da avere 504 persone positive, registrate sul portale di biosorveglianza SARV CoV2 aggiornato dalla Regione, a contarne solamente 102: «Capite il disastro a cui stiamo assistendo? – è stato il commento sbalordito di Micheli – Significa che per settimane (si parla da ottobre) ci è stato comunicato un numero di casi di persone positive al Covid totalmente diverso rispetto al dato reale, con ripercussioni pesantissime e drammatiche in particolare sull’economia, ma anche sulla socialità e sul percorso scolastico dei nostri ragazzi e ragazze. Da diversi giorni – ha aggiunto il Sindaco – medici e infermieri con cui sono in contatto con l’ospedale San Raffaele mi scrivono dicendomi che l’ingresso della Lombardia in zona rossa non corrisponde affatto con l’andamento dei ricoveri che avevano in pronto soccorso e nei reparti Covid, molto più basso rispetto ai picchi di novembre».

Anche la Sindaca di Pioltello Ivonne Cosciotti ha denunciato lo stesso sospetto «Sono mesi che sostengo che i dati del portale che abbiamo a disposizione come Sindaci sono errati – ha detto – mai aggiornati e con metodi di conteggio a dir poco creativi. Al punto che, come sapete, non vi ho mai dato la sequenza giornaliera ma solo dei totali ogni tanto per indicare l’andamento della malattia nella nostra città».

Infine, anche le parole del Sindaco di Cernusco sul Naviglio Ermanno Zacchetti, hanno confermato che effettivamente era da tempo che i conti non tornavano: «Nei giorni scorsi ci eravamo confrontati tra sindaci e fatto presente problemi nei portali che riportano i casi di contagio» ha detto il primo cittadino, che ha poi chiesto a gran voce giustizia per le attività commerciali costrette alla chiusura per un banale errore: «Rivolgo dunque un appello a tutti i primi cittadini della Lombardia per fare lo stesso e insieme difendere il diritto di ognuno, in ogni ambito, di essere tutelato seriamente e con coscienza dalle istituzioni. E di essere risarcito, se errori sono stati fatti, da chi li ha commessi».