Si è conclusa l’iniziativa del Gruppo Artisti Gessatesi “Il Gelso”, rivolta agli iscritti, che ha nel titolo “PROGETTO POSE 24” un rimando alla fotografia analogica del passato. Riallacciare il filo della memoria e ritornare a scattare le fotografie simulando la condizione della macchina analogica, con massimo 24 scatti a tema libero, ordinati consecutivamente come se si trattasse di un’unica pellicola. Vi hanno aderito il presidente del Gruppo Artisti Gessatesi, Daniele Rubini, e cinque artisti Walter Mapelli, Rita Renata Somaschi, Mauro Fumagalli, Enzo Leoni e Dario Pietro Pirovano, soddisfatti di aver partecipato a questa iniziativa.
Un ritorno al passato
«Nell’attesa di poter riprendere le nostre attività in presenza abbiamo pensato di promuovere questo progetto in modo virtuale –
ha dichiarato Daniele Rubini – Un ritorno al passato, ai tempi in cui si inseriva nella macchina fotografica una pellicola da 24 pose, da qui il titolo, con una sensibilità ASA fissa e la consegna, a pellicola terminata, a un laboratorio per lo sviluppo e la stampa delle foto».
La fotografia analogica è tornata a essere popolare negli ultimi tempi e questo non è solo legato ai nostalgici della fotografia di un tempo ma è anche alla volontà di tornare a gestire tutto il processo fotografico.
«Da qualche tempo, nell’ambiente dei fotografi appassionati, si sente con frequenza parlare del “bello” della fotografia analogica – ha proseguito Rubini – Da queste considerazioni è nata l’idea di questa iniziativa che, a giudicare dai risultati, potrebbe davvero riaprire un nuovo panorama di attività fotografiche. Io ho scelto il Villagio di Crespi d’Adda, classico ambiente per gli appassionati, e ho sviluppato l’idea dell’unica possibilità di scatto, ragionato e ponderato prima del click».
Augusta Brambilla