Scuole superiori e didattica in presenza: in Lombardia si parte dal 50%

Regione, Comuni capoluogo e Anci hanno inviato una lettera al Governo. Elaborata una stima dei fondi necessari per garantire la sicurezza dei trasporti

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Un ritorno alla didattica in presenza delle scuole superiori al 50%. Questo è il punto cruciale della lettera invita ieri, lunedì 21 dicembre, al Governo da Regione Lombardia, Anci, Comuni capoluogo, Unione delle Provincie Lombarde e Ufficio Scolastico di Regione Lombardia in vista della ripresa delle lezioni in presenza fissata per il 7 gennaio. L’obiettivo è garantire un ritorno alla normalità scolastica degli studenti senza aumentare le possibilità di contagio da Covid-19.

Numero di studenti in presenza, ingressi e uscite e traporto

Dunque Regione e Comuni concordano sulla necessità di partire cauti, con il 50% degli studenti in presenza, con l’obiettivo di arrivare gradualmente al 75%. Per limitare il rischio di contagio nella lettera si fa riferimento anche ad orari di ingresso e uscita da scuola scaglionati e al potenziamento del trasporto pubblico locale. Fronte delicato quest’ultimo e al centro dell’attenzione durante l’autunno e l’inizio della così detta seconda ondata. In Lombardia si vuole mantenere la capienza massima dei mezzi di traposto al 50%, intesi, come sottolineato dall’assessore ai Trasporti Claudia Maria Terzi, come «la metà dei posti disponibili, che include anche i posti in piedi». E dalle prime stime, per garantire un sistema dei trasporti in sicurezza, sarebbero necessari fondi per 100 milioni di euro.