«Oggi sono molto amareggiato». Così inizia il post con cui il Sindaco di Cernusco Ermanno Zacchetti ha voluto commentare l’episodio consumatosi ieri sera in città, quando un bar in piazza della Repubblica è stato costretto dai Carabinieri a sospendere l’attività per cinque giorni per aver violato l’ultimo Dpcm. Nella serata di ieri – giovedì 12 novembre -, infatti, il titolare del bar e altri quattro clienti sono stati sorpresi dai Carabinieri mentre consumavano bevande alcoliche all’interno del locale, nonostante i divieti imposti dall’ultimo Dpcm.
«Se ognuno pensa per sé, sarà difficile uscirne facilmente»
Anche il Sindaco Zacchetti ha voluto commentare l’accaduto, dicendosi «molto amareggiato» per il comportamento dimostrato dalle cinque persone sanzionate.
«Come Sindaco e come amministrazione stiamo facendo da mesi sforzi incredibili per non lasciare indietro nessuno e tentare di affrontare questa emergenza – sanitaria, sociale, economica – per il meglio che possiamo», ha esordito Zacchetti. «Sbagliando alcune volte, ma almeno provandoci con tutte le nostre forze. Poi succedono fatti come quello di ieri, dove quattro persone e il titolare di un esercizio violano le regole e decidono di ritrovarsi come se nulla fosse. I carabinieri, a cui va il mio sentito grazie e la mia stima per l’immenso lavoro che con la Polizia Locale stanno facendo ormai dal mese di marzo, sono intervenuti e hanno chiuso il locale, denunciando avventori e proprietario»
«Io penso – ha proseguito il Sindaco di Cernusco – che se ognuno pensa per sé, predicando che sta in capo ad altri la responsabilità della salute pubblica, non ne verremo fuori facilmente. E ci saranno ancora contagi, famiglie che soffrono, bambini e ragazzi che perdono mesi di scuola, imprese e negozi che non ce la fanno»
«Ringrazio di cuore – ha aggiunto – tutti i cittadini e le cittadine – e per mia fortuna a Cernusco sul Naviglio sento essere davvero tanti – che con me sono dalla parte giusta e stanno pensando al bene comune invece del proprio tornaconto o della propria libertà limitata e che con le loro piccole, grandi azioni responsabili ci stanno aiutando a gestire quella che è la più grave crisi mai affrontata dal dopo guerra ad oggi. Agli altri – ha concluso – ricordo che se non rispetteranno le regole, oltre a fare male a tutti noi, faranno male a sé stessi: il reato di epidemia colposa esiste, così come le multe salate».