File fuori dagli studi medici, Maggioni: «Soluzioni semplici non esistono»

Diverse segnalazioni sono pervenute in Comune. Carugate Attiva-Pd preparano una mozione. Dialogo tra medici e Amministrazione per risolvere il problema

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Da un lato la posta certificata e una mozione, dall’altro i social. Il dibattito sulle file fuori dagli studi medici di Carugate per le disposizioni anti Covid, e i conseguenti disagi per i pazienti che ne derivano, si sta affrontando su Facebook, ancora prima di arrivare in Consiglio comunale.

La segnalazione

Ieri, lunedì 26 ottobre, Carugate Attiva ha segnalato i disagi dei pazienti degli studi medici – in particolare in via Italia – che hanno dovuto aspettare sotto la pioggia per poter entrare a seguito delle disposizioni anti Covid.

Gli esponenti del movimento Carugate Attiva – Pd hanno chiesto soluzioni temporanee come un tendone per limitare i disagi e annunciato una mozione per il prossimo Consiglio comunale, con la quale chiederanno all’Amministrazione comunale di risolvere il problema.

Dialogo tra Amministrazione e medici

A stretto giro è arrivata la risposta del sindaco di Carugate Luca Maggioni, che ha spiegato come il dialogo con i medici di via Italia sia costante per trovare una valida soluzione, ricordando però le competenze. «Sulla gestione interna di uno studio medico – ha scritto – è bene comprendere che il comune non può né imporre né ordinare nulla».

Le file fuori dallo studio per Maggioni sarebbero dovute al combinato disposto dell’afflusso dei pazienti dei due nuovi medici arrivati a luglio nei due giorni in cui ricevono senza prenotazione e delle disposizioni anti Covid che impongono ingressi contingentati.

«I medici dello studio, da me interpellati – ha sottolineato il sindaco -, stanno lavorando per migliorare tutti gli aspetti logistici e sono assolutamente disponibili a metodi diversi per garantire il servizio a cui sono chiamati, ribadendo però che il problema è di tipo sanitario e di rispetto delle normative anti-Covid»

Dunque un problema reale quello delle file fuori dallo studio medico, soprattutto nei giorni in cui il clima è meno clemente, che per il primo cittadino non può essere però risolto con tendoni provvisori come suggerito dalla forza di opposizione. «La proprietà non è comunale, siamo in presenza di una strada dove passano le auto dei residenti, dei fornitori, della pulizia strada e sarebbero necessarie coperture di svariati metri quadri per mantenere le distanze fra le persone che attendono» ha scritto Maggioni, ricordando poi come simili soluzioni «sono sconsigliate oggi dagli stessi medici, poichè favorirebbero ancor di più l’affollamento davanti all’ingresso dello studio, con tutte le conseguenze del caso, soprattutto in questo periodo».