Una scelta presa per non mischiare le classi
L’Amministrazione ha giustificato così le ragioni della propria scelta «La natura del servizio prevedeva che alunni di differenti sezioni e classi, in relazione alle esigenze di conciliazione vita/lavoro delle famiglie, si ritrovassero insieme in spazi dedicati per svolgere attività ludico/ricreative e di socializzazione prima o dopo l’orario scolastico.
La tipologia del servizio, dunque, è in contrasto con la necessità di garantire a ogni classe i propri accessi, spazi e giochi, così da proteggere i bambini all’interno di una “bolla” (termine utilizzato per indicare come ogni bambino, all’interno della propria aula sia inserito in un gruppo univoco). Questo infatti non consente di costituire gruppi con bambini di classi tra loro diverse, anche per un tempo breve».
Una notizia che ha suscitato diversi commenti sconcertati tra i genitori, preoccupati per le molte incertezze che si stanno via via accavallando con l’avanzare dei giorni, ma l’Amministrazione ha cercato di rassicurare «Premettendo che si tratta di una problematica a livello nazionale, l’Amministrazione è consapevole e comprende le difficoltà che potrebbero vivere alcune famiglie che chiedevano l’accesso al servizio, per questo monitorerà costantemente eventuali nuove normative e terrà aggiornata la cittadinanza per ripristinare tempestivamente il servizio qualora la situazione lo consentisse.»