Trituratore: il Comune di Cassina ribadisce il proprio “no”

Negli scorsi giorni l'amministrazione ha inviato nuove osservazioni a Città Metropolitana

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La questione relativa alla costruzione dell’impianto di triturazione di inerti – che dovrebbe sorgere a Cernusco sul Naviglio, in località Fornace – continua a tenere banco. A inizio agosto Demid Srl, la società che vorrebbe realizzare il trituratore, ha depositato presso Città Metropolitana la documentazione integrativa in merito al progetto.

Negli scorsi giorni, il Comune di Cassina de’ Pecchi – da sempre contrario alla costruzione dell’impianto – ha inviato le proprie osservazioni all’ex provincia, alla luce di alcune criticità già evidenziate negli scorsi mesi.

«La documentazione presentata dalla società è lacunosa»

In particolare, sono tre gli aspetti che preoccupano l’amministrazione guidata da Elisa Balconi: la questione della viabilità, l’ubicazione dell’impianto (ritenuto troppo vicino ad abitazioni, attività commerciali ed uffici) e gli aspetti relativi all’inquinamento dell’atmosfera e alla relazione paesaggistica.

«A tutela della salute pubblica e dall’ambiente, da subito ci siamo opposti alla realizzazione dell’impianto», ha commentato l’Assessore all’Ambiente Fabio Varisco. «Lo scorso anno abbiamo prodotto tre relazioni inviate a Città Metropolitana e abbiamo supportato la nascita di un comitato sovracomunale per la raccolta firme; ci siamo poi opposti alla richiesta di proroga presentata nel luglio 2020 da Demid Srl. Ora abbiamo presentato un ulteriore documento con osservazioni precise e puntuali, che abbiamo inviato a Città Metropolitana, grazie anche al supporto del Presidente del Consiglio Avvocato Eliana Capizzi».

Secondo Eliana Capizzi, Presidente del Consiglio Comunale di Cassina, la documentazione presentata da Demid è lacunosa e «presta marginale attenzione al nostro Comune, concentrandosi piuttosto sulle esigenze dei Comuni limitrofi di Bussero e Cernusco sul Naviglio», ha precisato Capizzi. «Abbiamo anche fatto rilevare come tra i documenti non si evincano risposte e soluzioni alle nostre doglianze in materia di viabilità, emissioni sonore e di polveri».