A Segrate riparte anche la cultura. In città è tutto pronto per “Segrate 2020. Fotografie di Nanni Fontana. Una mostra per i 150 anni di Segrate”. Una raccolta di scatti urbani e non, ad opera dell’artista milanese Nanni Fontana, che sarà visitabile gratuitamente dal 9 luglio al 31 agosto presso il Centro Giuseppe Verdi.
Un territorio che torna a vivere
Per la città di Segrate è la prima mostra che si porta a compimento dopo la fase di emergenza dovuta al Coronavirus. «Dopo l’epidemia che ha funestato gran parte del mondo, così come la nostra comunità, questo evento assume un’ulteriore forza – ha dichiarato il sindaco Paolo Micheli -. Presenta un territorio che torna a vivere e che auspica una sempre migliore interazione tra spazi abitati, di lavoro e di svago, insieme a una sempre più alta qualità esteticadegli edifici: in una parola una qualità della vita».
Il 1° gennaio 2020 Segrate ha festeggiato i 150 anni dalla sua fondazione e per festeggiare si è voluto proporre «un lavoro fotografico che documentasse il nostro territorio con un occhio diverso», come sottolineato da Micheli.
«Uno sguardo fuori dal comune – ha aggiunto il Sindaco – è quello di Nanni Fontana, stimato fotografo, che ha realizzato reportage di varia natura in giro per il mondo, alcuni dei quali ci avevano colpito per pulizia formale e solidità di impianto e per la capacità di leggere alcuni contesti urbani e in questi anni, da sindaco, ho visto e postato belle foto, molte regalatami da tanti cittadini, relative al nostro territorio, ricco e complesso, albe e tramonti, temporali e attimi di vita, sorrisi e sguardi, ma per leggere Segrate abbiamo voluto rivolgerci al punto di vista esterno di un fotografo professionalmente educato a “vedere”».
L’eterna lotta fra ambiente e cemento
La mostra è stata curata da Gianluca Poldi e Chiara Oggioni Tiepolo mentre il progetto di allestimento è stato realizzato dall’architetto Cesare Ventura.
«Fontana vive a Milano e il suo sguardo verso Segrate era pressoché vergine – ha ribadito l’assessore alla cultura Gianluca Poldi -. Due anni fa gli abbiamo commissionato questo lavoro e ha iniziato a percorrere la città quartiere per quartiere, in diversi momenti, dialogando con noi e scattando centinaia di foto, da cui è stata estratta questa selezione, che cerca di essere rappresentativa di tutti i quartieri e di numerosi aspetti di Segrate, dal suo rapporto con il verde – tema per noi centrale – alla tipologia dei quartieri e dei luoghi del vivere civile».
La mostra ha fotografato soprattutto luoghi e spazi, anche se non di primaria importanza estetica, perché «il pregio della mostra non è solo nella sintesi delle immagini ma nel loro accostamento, nei rimandi interni».
«Segrate 2020 vive dentro l’eterna lotta tra ambiente e cemento – ha sottolineato Poldi -. Tra contraddizioni e la mitigazione di alcune di esse, sì a favore di una migliore integrazione tra luoghi e funzioni nel tessuto urbano, ma in cui molto è ancora da fare, per preservare e migliorare, per mantenere quella vocazione residenziale e insieme vitale che ha portato la città ad avere alcuni dei più bei quartieri dell’hinterland milanese, e non solo».
La mostra, a ingresso libero, è visitabile fino al 3 agosto il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 18.45, il mercoledì dalle 14.30 alle 18.45 e il sabato dalle 8.30 alle 18.15. Per avere maggiori informazioni sull’esposizione, è possibile consultare il sito del Comune di Segrate.
Augusta Brambilla