A Pessano ripartono i centri estivi: ecco come saranno organizzati

Diverse le proposte messe in campo dall'amministrazione comunale

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«Nessuno va lasciato solo»: a Pessano con Bornago è questa la base da cui si è partiti per la riorganizzazione dei centri estivi, la cui apertura è prevista proprio per oggi, lunedì 22 giugno. Nel mese di maggio l’amministrazione comunale ha avviato un dialogo con diverse realtà del territorio – associazioni, cooperative e parrocchie – per riuscire a mettere in campo soluzioni diverse e appetibili per ogni fascia d’età.

«Finalmente ce l’abbiamo fatta!», ha commentato l’assessore Maria Tomaselli. «Nonostante i costi di organizzazione siano lievitati, il grande lavoro di rete svolto dall’amministrazione insieme alle cooperative e alla parrocchia ci ha permesso di riuscire a mettere in campo tutte le soluzioni a cui avevamo pensato. Quest’estate non lasceremo a casa nessuno senza supporto o senza sostegno».

Asilo, oratorio e Cag LIME: le proposte per i centri estivi

Quest’anno i centri estivi comunali saranno tre. Il primo, organizzato in collaborazione con la parrocchia, si rivolge a tutti i bambini fino ai 6 anni e si terrà presso l’asilo Modini. Il centro sarà attivo da lunedì 22 giugno al 31 luglio.

Per i ragazzi delle scuole elementari è stato organizzato il centro estivo Summerlife, che si terrà presso l’oratorio di Bornago e sarà gestito dalla cooperativa Città del Sole. Il centro rimarrà aperto per un totale di 5 settimane – dal 29 giugno al 31 luglio – e avrà una capacità massima di 49 ragazzi, sette per ogni educatore.

Per quanto riguarda le misure di sicurezza, il centro estivo sarà regolarmente sottoposto a interventi di sanificazione e igienizzazione dei bagni, dei materiali e di tutte le strutture utilizzate durante la giornata. All’ingresso dell’oratorio sarà allestito un triage, dove un gruppo di volontari accoglierà i ragazzi e provvederà alla misurazione della temperatura corporea. Gli ingressi saranno contingentati e divisi in quattro fasce orarie, così da evitare assembramenti.

«Il progetto educativo e ricreativo del centro è ben strutturato e articolato – ha proseguito l’assessore Tomaselli -. Ci saranno laboratori innovativi di arte, disegno, attività libera, giochi a terra e non solo. La maggior parte delle attività si svolgeranno all’esterno e anche la mensa sarà allestita sotto il tendone dell’oratorio».

Per quanto riguarda le tariffe, l’amministrazione comunale assicura che «lo sforzo è stato notevole». Il costo settimanale per il centro estivo sarebbe di 160 euro per ogni ragazzo. Le famiglie, però, dovranno versare soltanto una quota di 50 euro, mentre i restanti 110 saranno coperti da un contributo comunale. Restano esclusi dalla retta i pasti, che avranno un costo giornaliero di 4,70€ per ragazzo. Le famiglie potranno comunque richiedere il bonus baby sitting e usarlo per pagare la quota settimanale del centro estivo.

Per i ragazzi della scuola media sono aperte le iscrizioni al Summer Camp, un servizio gratuito offerto dal Comune che si svolgerà dal 6 al 31 luglio presso il CAG Lime del Parco Prinetti. Anche in questo caso tutte le attività saranno organizzate in modo tale da rispettare le normative di sicurezza e il distanziamento. Per partecipare è sufficiente inviare il modulo di iscrizione entro il 30 giugno.

Riparte anche il CED

Da lunedì 22 giugno ripartono anche le attività del CED, come il sostegno scolastico, lo spazio compiti e non solo. Nel corso degli ultimi mesi gli educatori hanno dovuto compiere enormi sforzi organizzativi per riuscire a garantire la continuità del servizio anche da remoto.

«Sono contenta che riusciamo a dare sostegno alle famiglie vulnerabili e fragili», ha commentato Tomaselli. «Questo servizio è sempre stato attivo, ma adesso è ancora più importante che ci sia, così da togliere un po’ di peso alle famiglie e accompagnare i ragazzi in un percorso educativo».

All’interno dei gruppi organizzati dal centro estivo ce ne sarà anche uno composto da ragazzi adolescenti con disabilità, per cui sono state organizzate attività educative e di accompagnamento.

Per quanto riguarda i ragazzi disabili più giovani, invece, ognuno di loro continuerà a ricevere sostegno a domicilio. A seconda della propria disponibilità, le famiglie potranno richiedere un servizio settimanale e l’attivazione di progetti individualizzati con attività sia in casa che all’aperto.