Visiere protettive: ulteriore barriera per proteggerci dal Coronavirus e forse, in futuro, dispositivo di sicurezza alternativo e persino più pratico delle mascherine.
A Cassano d’Adda sono in distribuzione da giorni alcune visiere protettive realizzate con stampante 3D da Raffaele Milone, il giovane cassanese, che ha potuto realizzare il progetto Fermento, inizialmente pensato in un modo e poi riadattato per venire in contro alle necessità dovute all’emergenza, grazie al bando Idee in Azione frutto della collaborazione tra i Comuni del Distretto di Melzo e Dopofficina.
Aiutare chi aiuta e sostenere la ripartenza
Con il materiale procurato da Dopofficina e la manodopera impiegata da Milone stesso, il ragazzo è stato in grado di produrre già 300 visiere protettive ora distribuite tra medici di base, pediatri, infermieri, volontari della Protezione Civile, operatori sociali e sanitari di ospedali e case di riposo per essere impiegate come ulteriore precauzione in aggiunta alle protezioni già previste dalla legge. Le visiere infatti, pur essendo disinfettabili tra un utilizzo e l’altro, non hanno una certificazione, perché si è preferito dare più importanza alla facile reperibilità dei materiali per realizzarle.
Tuttavia, nell’ottica della ripartenza a pieni motori che coinvolgerà man mano tutti i settori della filiera produttiva, Raffaele e i ragazzi di Dopofficina stanno già pensando a come rifornire chi lavora a stretto contatto con la propria clientela come parrucchieri e ristoratori.