E’ nato Mekhane, il primo gioco da tavola che strizza l’occhio al fumetto

Una creazione di due giovani della Martesana

categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

La Martesana fucina di talenti. È dalla creatività di due giovani, Roberto Grasso, gessatese e Alessio Calabresi, inzaghese, che nasce “Mekhane” (Cranio Creations), il primo gioco da tavola narrativo che si avvicina all’idea di un fumetto.

L’idea di un gioco che unisce liberta e creatività

Roberto Grasso e Alessio Calabresi, game designer, si sono avvalsi anche del contributo visivo degli autori di Progetto Stigma, pluripremiata casa di fumetti.
«Eravamo interessati a realizzare un gioco che si avvicinasse all’idea di un fumetto, attraverso istantanee di creatività e libertà personali. Idealmente con Mekhane ogni giocatore ha già delle tavole, dei disegni pronti, ha una storia che si compone attraverso il gioco. Può esprimere la sua creatività senza aver bisogno di saper disegnare o essere un professionista della narrazione» hanno dichiarato Roberto Grasso e Alessio Calabresi.
Il nome del gioco lo hanno scelto «da un’idea e da una battuta di Akab, alias Gabriele Di Benedetto, amico fumettista, scomparso nel 2019. Da un improbabile embrione è diventato quello che conosciamo ora: siamo degli dèi della morte e decidiamo delle sorti di un ristretto gruppo di umani. Uno di noi ricopre il ruolo di narratore, master o Deus ex machina, colui che controllava e risolveva l’evolversi dell’azione sulla scena delle tragedie greche. E Mekhane è proprio questo: l’argano che fisicamente calava il Deus ex machina sulla scena».

Narrazione e fumetto: una contaminazione riuscita

Mekhane è un gioco al quale possono partecipare dai 3 agli 8 giocatori e uno di loro, a turno, deve necessariamente essere il narratore.
«Ogni giocatore è un dio della morte che ha la missione di salvare uno dei personaggi in gioco. Più profonde, divertenti e originali saranno, maggiori probabilità avranno di salvare il personaggio- hanno sottolineato Roberto e Alessio– Ciò che il gioco attinge dalla fumettistica è la capacità delle immagini di raccontare mentre le carte da gioco suggeriscono la narrazione di una storia, sempre diversa. È sicuramente il primo gioco a coinvolgere tanto attivamente i fumettisti e il medium fumetto nella sua struttura».
Il gioco strizza l’occhio a un vasto pubblico, di adulti, giovani e adolescenti, e si rivolge anche a «chiunque voglia mettere in gioco la propria fantasia e la voglia di raccontare storie. Amanti dei fumetti e dei giochi. Mekhane è uno strumento per liberare la creatività che c’è in ognuno di noi e una sorta di regalo per tornare a rapportarci con un’esigenza che non tutti riusciamo a concederci. Liberate il Dio che c’è in voi!».

In Italia il gioco è in uscita il 6 maggio ed è tradotto in 5 lingue: italiano, francese, spagnolo, tedesco e inglese.
Per avere maggiori informazioni, è possibile visitare il sito di CranioCreations

Augusta Brambilla