In piena emergenza Coronavirus la compagnia di un buon libro è una ricchezza tutta da scoprire. Il 23 aprile di ogni anno dal 1995, si celebra la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, un evento patrocinato dall’UNESCO per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale con il copyright.
Un evento che affonda le radici nella storia
L’obiettivo della Giornata è quello di incoraggiare a scoprire il piacere della lettura e a valorizzare il contributo che gli autori danno al progresso sociale e culturale dell’umanità. La data del 23 aprile è stata scelta perché è il giorno in cui sono morti, nel 1616, tre importanti scrittori: lo spagnolo Miguel de Cervantes, l’inglese William Skakespeare e il peruviano Inca Garcilaso de la Vega.
Un circolo letterario 2.0
Sui social del Ministero della Pubblica Istruzione, Instagram e Facebook, si potrà partecipare all’iniziativa Scrittore chiama scrittore, un’occasione per sensibilizzare studenti e studentesse alla lettura attraverso un racconto social interattivo nel quale artisti, scrittrici e scrittori condivideranno i loro autori preferiti con gli studenti e inviteranno loro a fare lo stesso.
Il sito del Ministero ospiterà una maratona letteraria, organizzata dalla Fondazione De Sanctis e per la prima volta in diretta streaming, con interventi di commento critico, letture e analisi di alcuni dei passi più della letteratura di tutti i tempi da parte di oltre 100 protagonisti della cultura italiana.
Un’iniziativa che invita gli italiani a leggere di più
Secondo i dati Istat, pubblicati a dicembre 2019, i lettori italiani calano dal 44,1% al 40,6% nel 2018. Le donne leggono più degli uomini, il 46,2% contro il 34,7%. Le lettrici più affezionate sono le ragazze fra gli 11 e i 19 anni, oltre il 60% ha letto almeno un libro nell’anno, e la quota scende al 50% dopo i 55 anni mentre per gli uomini è sempre inferiore al 50% per tutte le classi di età. La quota più alta di lettori è quella dei giovani tra i 15 e i 17 anni che è pari al 54,5% nel 2018. (Istat pubblicazione 3.12. 2019- riferimento 2018).
Augusta Brambilla