In un momento grigio come quello che stiamo vivendo i bollettini sembrano non voler portare nelle nostre case altro che cattive notizie, eppure, dietro il lavoro incessante di chi ogni giorno si impegna a favorire l’arrivo di tempi migliori, c’è un mondo di solidarietà, piccole iniziative, idee e attività volte a trasformare questa fase complessa in un’occasione di sviluppo e vicinanza. Tra queste c’è quella che ha visto Cernusco protagonista di uno straordinario episodio di collaborazione, che permetterà a tanti pazienti anziani dell’ospedale Uboldo di vedere i sorrisi dei loro parenti lontani.
Cernusco, il Covid-19 non ferma la solidarietà: cinque tablet per l’Uboldo
L’idea è nata in seguito a una chiacchierata tra il primo cittadino cernuschese e Massimo Zambon – direttore Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Uboldo – riguardo l’isolamento al quale i pazienti sono costretti, e che incide fortemente sulla loro psiche, in particolare quando anziani, e quindi sprovvisti di smartphone e delle conoscenze necessarie al loro utilizzo. La soluzione è quindi apparsa chiara: offrire all’ospedale – come fatto anche da altre realtà – dei tablet che permettano ai ricoverati di videochiamare le famiglie, potendo così entrare in contatto con loro non solamente per mezzo di una voce ma potendone guardare i sorrisi attraverso lo schermo. Un progetto che ha presto preso il via grazie a un conoscente del sindaco – che ha scelto di rimanere anonimo – che, lavorando nel settore, è riuscito a ottenere la disponibilità di 5 dispositivi a prezzo scontato e quella di 21 famiglie dell’ASO 2011 – squadra di calcio in cui il figlio gioca – a coprirne la spesa. Le schede per la connessione dati sono state poi fornite dal Comune.
«Ho consegnato – ha raccontato sulla sua pagina Facebook il sindaco Ermanno Zacchetti – al Dottor Zambon e al Coordinatore Infermieristico di Terapia Intensiva Franco Cipriani, non solo i 5 tablet già pronti per l’uso, ma anche la generosità della nostra gente e delle nostre aziende insieme ai sorrisi stupiti e commossi di chi potrà vedere, grazie a questi strumenti, i volti delle persone care. Una carezza, per chi è ricoverato e per chi aspetta a casa, da tutta Cernusco».