Coronavirus, nuovo decreto: sanzioni pesanti per chi sgarra

Multe da 300 a 4mila euro, ma niente rimozione del veicolo. La conferenza stampa di Conte da Palazzo Chigi

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Nella conferenza stampa, tenutasi in serata sulla pagina Facebook di Conte, il Premier ha passato i rassegna i punti di quanto era stato fatto trapelare nelle ore scorse: indiscrezioni che tuttavia si sono rivelate non del tutto esatte. Il decreto deliberato poche ore fa dal Consiglio dei ministri fa il punto sulle sanzioni pecuniarie previste per chi dovesse infrangere le disposizioni sugli spostamenti.

Sanzioni

Tra le principali novità del decreto, l’introduzione di una multa che può andare da 400 euro a 3000 euro. Nel caso in cui la violazione sia sta compiuta alla guida di un veicolo la sanzione aumenta fino a un terzo, ma non viene posto il fermo amministrativo sul mezzo.

«Orgoglioso della reazione che tutti i cittadini stanno ponendo in essere nel rispettare le indicazioni che abbiamo fornito – ha dichiarato Conte – Le forze dell’ordine stanno facendo un’attenta verifica, ma la stragrande maggioranza dei cittadini si sta confermando alle nuove regole, nuove abitudini di vita».

Fino a quando dureranno le restrizioni

Ancora non si può sapere, ma Conte si dice fiducioso di poter togliere i divieti ben prima della data fissata per la scadenza. A tal proposito il Premier ha anche fornito rassicurazioni riguardo a certe voci che prevedevano come data di termine delle restrizioni il 31 luglio: la data in realtà si riferisce al termine dello stato di emergenza dichiarato dal Governo subito dopo che l’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – aveva decretato che l’epidemia aveva assunto una rilevanza di carattere mondiale. La data quindi non ha nulla a che vedere con il reale termine delle restrizioni.

Rapporti con il Parlamento

Più trasparenza nei rapporti tra l’attività del Governo e Parlamento. Conte ha annunciato infatti che ogni decreto e  e ogni nuova iniziativa adottata dal Governo verrà poi trasmessa ai presidenti delle Camere, dal Presidente del Consiglio, o da un delegato, ogni 15 giorni, riferendo sulle misure adottate sull’emergenza.