La sospensione delle attività didattiche anche per la prossima settimana è ora ufficiale. Ad anticipare il decreto legge del governo, atteso per le prossime ore, sono stati il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, che hanno annunciato la decisione di prorogare alcune delle misure di contenimento del nuovo Coronavirus.
Una decisione che arriva a un giorno di distanza dalla Conferenza stampa di Regione Lombardia, che nella giornata di ieri, venerdì 28 febbraio, aveva chiesto al governo di mantenere per un’altra settimana le restrizioni già in atto.
Scuole sospese
La sospensione delle attività didattiche – che proseguirà fino a sabato 8 marzo – interesserà soltanto gli istituti delle regioni con i focolai, ossia: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Una decisione dettata dalla volontà di limitare il contagio, che prosegue ancora ad una velocità troppo elevata.
Si parla però di sospensione, non di chiusura delle scuole. Questo significa che gli studenti resteranno a casa, mentre i docenti potranno andare a scuola e organizzarsi per offrire forme alternative di didattica online o a distanza, come già sperimentato anche da alcuni istituti della Martesana.
Le università giocano d’anticipo
Come successo anche settimana scorsa, la Conferenza dei rettori delle università lombarde non ha aspettato le indicazioni del governo e già nella giornata di ieri ha deciso di prorogare la chiusura degli atenei fino al 7 marzo.
«Ogni Ateneo lombardo – si legge nel comunicato ufficiale – sta lavorando all’analisi dei diversi scenari possibili e all’individuazione delle opportune soluzioni da adottare sia nel breve sia nel medio/lungo periodo, in particolare sul fronte dell’organizzazione delle attività didattiche».
Per tutte le altre disposizioni e limitazioni si dovrà attendere una comunicazione ufficiale prevista nelle prossime ore