Sono circa 2 i milioni di euro di disavanzo denunciati dall’Amministrazione comunale dopo gli accertamenti degli uffici e del consulente esterno, dott. Fabio Scupola. Quella del 25 febbraio doveva essere un’assemblea pubblica per informare la cittadinanza, ma si è trasformata – causa Coronavirus – in un incontro a porte chiuse, ma trasmesso in streaming. Da un lato del tavolo il Sindaco Balconi, il consulente e l’assessore al Bilancio Marco Beccaria. Dall’altro le opposizioni, con Maggio, Mandelli e Medei. A moderare la serata il Capogruppo di maggioranza Ferrarini.
Una serata inizialmente cordiale ha riservato presto scintille, con le opposizioni che sono tornate sul comunicato stampa dell’Amministrazione dell’11 febbraio (ne abbiamo parlato qui) e sulla relazione oggetto della serata non consegnata per tempo.
Il sindaco Balconi: «Situazione gravissima»
Proprio sui dati si è concentrato il sindaco Elisa Balconi che ha ripercorso i fatti che, secondo l’analisi svolta, ha portato a 2 milioni circa di disavanzo.
«Dall’analisi delle entrate previste in bilancio sono risultate alcune anomalie», come i residui attivi, ovvero i crediti del Comune, che ammonterebbero a 5.568.518,49 di euro. «E’ stupefacente – ha proseguito – che nonostante questa montagna di crediti iscritti a bilancio sia stata accantonata nel fondo crediti di dubbia esigibilità solo una somma pari a 382.907,96 euro, invece di 1.725.247,83».
Le altre voci che per l’Amministrazione avrebbero portato al buco sono l’IMU, sovrastimata ogni anno di 200.000 euro e i residui passivi, i debiti del Comune di Cassina.
Poi è arrivato l’affondo politico del sindaco verso quella che considera una modalità sbagliata di concepire le finanze pubbliche. «Nonostante la situazione gravissima qualcuno pensa che sia solo il gioco delle tre carte. Che si possa fare scopa con i crediti e i debiti. Ma vi ricordo – ha sottolineato – che non si gioca con la contabilità pubblica come voi ben sapete. Non si gioca con i tributi e con le entrate versate dai cittadini. E non si gioca nemmeno con i debiti del Comune».
Un po’ di respiro con il 1000 proroghe
La situazione, definita «gravissima» dalla Balconi, potrebbe essere però mitigata dal decreto 1000 proproghe che consentirebbe di “spalmare” il rientro in 15 anni, con un accantonamento annuo che si attesterebbe a circa 135.000 euro.