Neofascisti a Pessano, evento annullato. ANPI: «Foibe? Negazionisti mai»

La polemica è stata scatenata dall'annullamento di un evento che avrebbe visto la presenza di esponenti dell'estrema destra

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Si sarebbe dovuta svolgere nella serata di oggi, 11 febbraio, la presentazione a Pessano di due fumetti riguardanti il tema delle foibe, in occasione del Giorno del Ricordo. Fumetti editi da Ferrogallico, casa editrice strettamente legata ad Altaforte, famosa per i suoi dichiarati legami con gli ambienti di estrema destra e CasaPound. Anche il relatore della serata non si sarebbe discostato dal tema: si sarebbe trattato infatti del cantautore Francesco Goglio – conosciuto, durante gli eventi di destra nei quali è solito suonare, con lo pseudonimo di Skoll.

Neofascisti a Pessano, ANPI non ci sta: la richiesta di annullamento

Una situazione, questa, che ANPI non ha particolarmente gradito, e per la quale ha chiesto spiegazioni al sindaco Villa, chiedendo la rimozione della concessione di spazio pubblico – soluzione scelta in diversi casi da Comuni e Università che si siano trovate a dover gestire situazioni analoghe.

«Il relatore “vanta” diversi testi e album che inneggiano a idoli e ideologie fasciste – hanno commentato i rappresentanti di ANPI in merito alla richiesta – senza mezzi termini, e oltre ad essere uno degli elementi di estrema destra più noti in Italia, ha alle spalle diverse denunce e una condanna ad 1 mese di reclusione con 250€ di ammenda per apologia al fascismo. Condanna ottenuta in seguito a una manifestazione commemorativa per Sergio Ramelli, nel 2014.» 

Fratelli d’Italia: «Ci hanno censurati, ma l’evento è solo rimandato»

Una richiesta, quella dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, che ha avuto successo – l’evento è stato infatti annullato, seppur riportando ragioni di “ordine pubblico” – ma che ovviamente ha creato attriti con Fratelli d’Italia Gessate, che insieme a Gioventù Nazionale aveva organizzato l’evento. Il segretario del circolo Marco Alfonzo accusa infatti ANPI di aver minacciato contro-manifestazioni in caso di svolgimento dell’incontro.

«La direzione provinciale dell’ANPI di Milano ha chiesto al Sindaco di Pessano con Bornago che ci venisse tolto l’utilizzo della sala, minacciando una contro-manifestazione e susseguente disagio per l’ordine pubblico – ha spiegato –. La motivazione è che la casa editrice dei fumetti, Ferrogallico, sarebbe troppo vicina agli ambienti della destra extraparlamentare. Curioso come la stessa casa editrice fosse presente pochi giorni fa al Senato della Repubblica Italiana per un’attività molto simile a quella da noi organizzata».

Una battuta d’arresto che però non fa indietreggiare gli organizzatori, ben motivati a riproporre l’iniziativa: «Dato anche lo scarso preavviso e la tempistica ormai agli sgoccioli, siamo costretti quindi per lo meno a rimandare l’evento e cercare un nuovo spazio. Siamo ovviamente delusi, amareggiati è parecchio arrabbiati per quanto accade sistematicamente ogni anno in questa ricorrenza – ha sottolineato Alfonzo -. Ci sembra assurdo che l’Associazione Nazionale dei Partigiani Italiani, finanziata con i nostri contributi, faccia pressioni e ricatti come se fossero i bulli di quartiere per imbavagliare un fatto storico, tragico per tutti gli italiani a priori del loro colore politico e riconosciuto dallo stato nazionale con tanto di leggi e attività istituzionali! Ci sembra assurdo che questo bullismo sia rivolto nei confronti di un partito legittimamente presente, dal senato ai consigli comunali di tutta Italia, che ha più volte dimostrato di saper utilizzare i toni appropriati e portando avanti le proprie battaglie senza dover ricorrere ad atteggiamenti di questo tipo! Ci sembra assurdo che un sindaco di Centrodestra si debba ritrovare a scegliere tra il fare la cosa giusta e rischiare disordini pubblici nel proprio comune! Su questo, ci permettiamo di dissentire della scelta, a nostro avviso fare la cosa giusta paga sempre, nonostante disordini, polemiche o intimidazioni.
Sia chiaro a tutti, ANPI in primis, che nonostante lo sgarro questo evento verrà svolto ugualmente, vi comunicheremo quanto prima la nuova data, il luogo sarà sempre quello, a Pessano Con Bornago parleremo del martirio delle Foibe e dell’esodo Giuliano-Dalmata, che l’ANPI lo voglia o meno.»

ANPI: «Il nostro intento è difendere la sede, non siamo negazionisti»

Alla dichiarazione pubblicata da Fratelli d’Italia è seguita una risposta di ANPI, che assicura di aver solo voluto proteggere la sede dell’associazione: «Ci viene imputato il fatto di aver “ricattato” e “minacciato” il sindaco con l’organizzazione di una contro-manifestazione atta a turbare l’ordine pubblico. Questa è la prima accusa che rispediamo al mittente. Per storici e consolidati buoni rapporti tra l’Amministrazione Comunale e la sezione ANPI, abbiamo ritenuto giusto e corretto informare il Sindaco che avremmo indetto un’assemblea allargata, invitando le altre sezioni ANPI della zona all’interno della nostra sede sita a pochi metri dal luogo concesso per la conferenza. L’obiettivo di questa assemblea allargata era quello di presidiare la nostra sede. Non sono rare le notizie riguardanti gli attacchi di stampo fascista alle abitazioni di ex deportati, di antifascisti e di sezioni ANPI. Sappiamo tutti quello che successe in Piemonte a pochi giorni della Giornata della Memoria, ed è di poche ore fa le notizie degli attacchi a una sede ANPI a Sturia, a un’abitazione nel friulano, a una libreria a Udine e sulla porta di casa di Marcello Segre. A questo vogliamo aggiungere il ricordo del vile attacco ai monumenti e ai luoghi simbolo della resistenza avvenuti proprio nel nostro Comune il 25 aprile del 2016, quando abbiamo visto apparire svastiche, croci celtiche e insulti ai partigiani, accanto a citazioni naziste. Difendere un luogo all’interno di uno dei Comuni simbolo della Resistenza e della lotta per la Democrazia della provincia milanese, un luogo che si trova a pochi metri da una manifestazione con la chiara presenza di neofascisti, ci sembra un diritto minimo e sacrosanto, soprattutto a poche settimane dal 75°Anniversario dell’eccidio dei Sette Martiri».

L’accusa più sentita è quella di voler negare la grande tragedia storica, respinta con forza da ANPI: «Ovviamente non poteva mancare l’accusa di negazionismo sulle atrocità delle Foibe. Respingiamo con forza anche queste accuse, sottolineando che i punti a sostegno di questa tesi sono assurdi e praticamente nulli. Nelle conversazioni con il sindaco Villa abbiamo chiaramente affermato che le motivazioni della nostra richiesta erano legate alla presenza di Goglio e all’editore Ferrogalico e non alle tematiche affrontate e al Giorno del Ricordo. Chi ci accusa di negazionismo ha la memoria estremamente corta: ne approfittiamo per ricordare che nel recente passato, accanto all’Amministrazione Comunale e ad altre realtà pessanesi, era proprio ANPI a organizzare e a sostenere gli eventi in occasione del Giorno del Ricordo.
Siamo e saremo sempre i primi a testimoniare la verità storica sulle atrocità delle Foibe e sugli esodi istriani: ci siamo sempre, con forza e convinzione, battuti perché questi temi e ricordi non vengano mai negati o sopiti, soprattutto all’interno del nostro Comune».

Evento annullato per… ordine pubblico. Anche Governa il Futuro replica

Lo spazio concesso per la presentazione è stato revocato, sì, ma per ragioni che sembrerebbero aver poco a che vedere con le richieste avanzate da ANPI.
La decisione dell’amministrazione è stata infatti motivata come una questione di “ordine pubblico”, come riporta l’ordinanza. Anche i rappresentanti del gruppo pessanese Governa il Futuro si sono schierati dalla parte di ANPI, confermando l’impossibilità di ritorsioni, minacce o disordini: «Chi conosce la sezione ANPI di Pessano con Bornago, chi conosce la storia delle persone che ne fanno e ne hanno fatto parte nel corso degli anni, capirà facilmente quanto questa accusa sia semplicemente ridicola. (…) ci saremmo aspettati una presa di posizione vera (da parte del sindaco, ndr)».

Villa: «ANPI ha parlato di contro-manifestazione, ho voluto evitare disordini»

«La bagarre politica la lascio alle forze in campo, il mio atto amministrativo parla per me – ci ha spiegato il sindaco Alberto Villa, contattato in merito alla questione –. Mi spiace per quello che è successo: noi produciamo atti amministrativi, fratelli d’Italia ha organizzato l’evento, che tra l’altro in queste sere si è svolto anche altrove senza problemi, e pagato lo spazio, che noi abbiamo quindi concesso. Per quanto riguarda il personaggio c’è da dire che sicuramente è controverso e borderline, però siamo sempre di fronte a un partito nazionale che si prende le responsabilità di chi invita. Io ho sempre dichiarato che rivendichiamo l’antifascismo che guida la nostra Costituzione e il nostro Paese, ma c’è una linea molto sottile tra ciò che viene percepito come effettivamente fascista o no, sta alla sensibilità e alla cultura delle persone».

Per quanto riguarda la motivazione addotta all’annullamento dell’iniziativa, ha replicato: «Si tratta di una questione delicata, che ho cercato di trattare nel modo corretto. ANPI ha chiaramente affermato che se l’evento si fosse svolto avrebbe organizzato una contro-manifestazione e un presidio, così ho contattato Fratelli d’Italia, che non ha voluto indietreggiare. La mia decisione è stata quindi motivata dalla volontà di evitare disordini sul territorio».

Sulla possibilità che l’iniziativa venga comunque riorganizzata in futuro, come affermato degli stessi Fratelli d’Italia, Villa non nega: «Un partito come Fratelli d’Italia ha tutto il diritto di svolgere gli eventi che desidera, nel momento in cui questi avvengono nel rispetto della Costituzione».