Posata a Milano la Pietra d’inciampo dedicata ad Antonia Frigerio, cassinese

Una delegazione del Comune è stata presente alla posa della Pietra in via Santa Eufemia

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Nata a Cassina nel 1904, è stata deportata nel campo di Ravensbruck a 40 anni, dove fu uccisa in camera a gas il 26 marzo dell’anno dopo, nel 1945.
È dedicata a lei, Antonia Frigerio Conte, la Pietra d’inciampo che questa mattina, alle 11, è stata posata in via Santa Eufemia a Milano, alla presenza di una delegazione ufficiale del Comune di Cassina.

Alla cerimonia sono stati presenti il sindaco di Cassina de’ Pecchi Elisa Balconi, il vicesindaco Egidio Vimercati, il capogruppo degli Alpini Franco Franceschini e una delegazione di studenti e professori cassinesi.

ANTONIA FRIGERIO CONTE

Quel che si conosce della vita di Antonia lo si è scoperto anche grazie al diario di Maria Arata, sua compagna di prigionia, letto per l’occasione da Massimo Castoldi, della Fondazione Memoria della Deportazione, che ha descritto una donna coraggiosa che – impiegata come segretaria presso lo studio dell’avvocato Luciano Elmo, a conoscenza di fatti importanti riguardanti la resistenza – non rivelò mai quanto sapeva, nonostante la prigionia e le torture, riuscendo a mantenere segrete la dislocazione delle forze partigiane, le formule dei codici per i messaggi di Radio Londra e decine di indirizzi di resistenti milanesi.

28 NUOVE PIETRE PER NON DIMENTICARE

Sono 28 le Pietre alla Memoria che verranno posate a Milano questa settimana, tra oggi e venerdì 17: 28 ricordi di chi non c’è più – scomparso spesso nel fiore degli anni nei campi di sterminio nazisti – realizzati grazie all’impegno del Comitato per le Pietre d’inciampo, che, costituito a Milano l’8 settembre 2016, ha come presidente e simbolo la Senatrice a Vita Liliana Segre, a cui a dicembre è stata conferita la cittadinanza onoraria dal Comune di Cassina.
Obiettivo della posa delle pietre è quello di creare un inciampo emotivo e mentale per mantenere viva la memoria delle vittime dell’ideologia nazista, invitando allo stesso tempo chi passa a riflettere e a non dimenticare.