Classe 1961, monzese, amante della scrittura e del cammino, Renato Ornaghi ha dedicato alla memoria di Leonardo Da Vinci il libro-guida “Il Sentiero di Leonardo” (Op.Monzese delle Pietre Dure). L’opera racconta un percorso che si snoda attraverso 540 km toccando più di 50 luoghi leonardeschi – per 26 giorni di cammino – passando anche da Gorgonzola e Vaprio d’Adda, dove, nella villa di delizia Melzi D’Eril, Leonardo soggiornò per svariati anni.
UN RACCONTO DI LUOGHI RICCHI DI STORIA E MISTERO
I lavori idraulici hanno interessato le acque di tutto il Naviglio con la realizzazione delle Conche, coinvolgendo quindi gran parte del territorio della martesana.
«L’idea è nata per la celebrazione del 500° della morte di Leonardo, con in mente un percorso a piedi che potesse toccare i tanti luoghi dell’Ex-Ducato di Milano, frequentati nei circa 25 anni di permanenza nei nostri territori – ha dichiarato Renato Ornaghi – La Martesana, in particolare, fu per Leonardo il laboratorio dell’acqua a cielo aperto, dove sperimentare macchinari e soluzioni idrauliche aventi rilevanza sia teorica che pratica».
IL CAMMINO DI LEONARDO: UNA PROPOSTA TURISTICA LENTA E SOSTENIBILE
«“Il Sentiero di Leonardo” è ricco di precise informazioni, mappe, storia, arte e ospitalità in cui le tappe sono generalmente di 15-20 km e, per chi non se la sentisse di affrontarle tutte nella loro lunghezza, è possibile usufruire di una rete di trasporti pubblici – ci ha spiegato Ornaghi -. l libro si appoggia su una sentieristica ormai storica e collaudata nei secoli che non siamo stati abituati a considerare risorsa turistica ma che è lì, a nostra disposizione. L’originalità va intesa come un’esperienza di cammino lento sui nostri territori, prolungata per più giornate, come il Cammino di Santiago De Compostela. Credo che osservare i magnifici sentieri camminati più e più giorni sia un elemento di grande valore, non solo sociale, ma anche economico per i nostri luoghi».
LA VALORIZZAZIONE DI LUOGHI POCO CONOSCIUTI
«Il libro è veramente scritto come una guida che punta a veicolare diversi messaggi: artistico e scientifico perché Leonardo sui territori lombardi realizzò opere straordinarie che tuttora esistono e anche paesaggistico per la bellezza e la conformazione del territorio. L’acqua, i castelli viscontei, le vie fluviali, i mulini, le opere idrauliche sono tutte testimonianze che ci invogliano a visitare luoghi tanto straordinari quanto sconosciuti, luoghi che ispirarono la genialità leonardesca. E il modo migliore per riscoprirli è proprio camminarli a piedi
».
I PROGETTI FUTURI
Renato Ornaghi ha ancora voglia di dedicare spazio e tempo alla scrittura e al genio di Da Vinci: «Un anno fa abbiamo unito il Sentiero di Leonardo e di Sant’Agostino, che va da Monza a Pavia, all’Alta Via delle Grazie, da Imbersago a Bergamo, passando per Sotto il Monte. Tante sono le proposte che ho in mente per continuare a esplorare angoli di terra lombarda che sono unici e che sanno regalare grandi emozioni».
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito dedicato al Sentiero di Leonardo e quello di Sant’Agostino.
Augusta Brambilla