La maratona nel sangue: la storia di Stefano Meroni, campione italiano

È di Gorgonzola il campione di maratona SM35se

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Ci si immagina che certi titoli altisonanti siano sempre irraggiungibili, e invece a volte i campioni possono rivelarsi i nostri vicini di casa: Stefano Meroni, gorgonzolese classe 1982, geometra di professione, ha fatto della corsa la sua passione e il 10 novembre è diventato campione italiano di maratona SM 35.

LA PREPARAZIONE ATLETICA

Una passione che ha da sempre, e che è cresciuta con il tempo: «Mi è sempre piaciuto correre, anche se ho iniziato per tenermi in forma e per scaricare le tensioni accumulate durante la giornata lavorativa. Successivamente ho deciso di avvicinarmi alla maratona e da lì è scaturita la voglia di continuare e di dare sempre il meglio» ci ha raccontato Stefano.

Per uno sportivo la preparazione atletica riveste un ruolo fondamentale, soprattutto in vista di una maratona. Stefano si allena sulla ciclabile della Martesana, al Centro Sportivo di Carugate e, saltuariamente, al parco di Monza.

«Mi alleno sei giorni alla settimana, seguendo le tabelle di allenamento pensate per me da un preparatore atletico per conseguire gli obiettivi preposti – ha continuato Stefano -. Per quanto attiene l’alimentazione, non seguo nessuna dieta particolare, ma cerco di mangiare in modo equilibrato: tre pasti al giorno intervallati da due spuntini completi di proteine, grassi e carboidrati».

LE MARATONE

A correre in gara ha iniziato pochi anni fa, ma ha subito dimostrato di avere grandi capacità. «La prima gara è stata la Mezza Maratona del Lago Maggiore, nel novembre 2013, a due mesi dal primo allenamento, mentre la prima maratona con l’obiettivo di tempo è stata la maratona di Valencia nel novembre 2016.  Ho partecipato a dieci maratone in cui ho sempre migliorato sia la prestazione che il tempo, una ventina di mezze maratone, e quattro volte alla Monza-Resegone, affascinante corsa in notturna a squadre, composte da tre elementi – ha sottolineato Stefano -. Il traguardo di ogni maratona è ogni volta una vittoria e il coronamento di settimane di sacrifici, impegno e fatica. Una delle corse più emozionanti è stata la maratona di Milano di quest’anno, in cui sono arrivato al traguardo per la prima volta sotto le due ore e trenta: una gran bella soddisfazione!».

IL TITOLO DI CAMPIONE ITALIANO

«La maratona di Ravenna è stata probabilmente la maratona più sofferta. Sono partito in condizioni fisiche non ottimali, ho avuto per varie settimane fastidi ai tendini achillei e negli ultimi giorni un problema al ginocchio. Durante la gara non ho avuto grossi problemi ma ho sofferto la condizione non ottimale e il fatto di averla corsa praticamente in solitaria su un percorso non di certo esaltante. La vittoria del titolo italiano di categoria è stata una bella ricompensa per tutte le settimane di sacrificio e fatica.»
Un percorso non sempre facile, quindi, ma che Stefano è riuscito a portare a termine anche grazie al supporto delle persone vicine: «Ce l’ho fatta grazie anche al supporto di tutte le persone che mi hanno assistito in questo cammino, la mia famiglia, Dario Marchini, presidente di Corro Ergo Sum Runners, William Pontiggia, fisioterapista, e Fulvio Massini, preparatore atletico».

I PROGETTI FUTURI

E ora cosa riserva il futuro al corridore di Gorgonzola? «La corsa per me rappresenta libertà, soddisfazione e una sfida con se stessi – ha risposto Stefano -. Continuerò a correre le maratone, sperando di migliorarmi, e tra i progetti futuri mi piacerebbe partecipare alla 100 Km del Passatore».

 

Augusta Brambilla