Cologno, concessione spazi pubblici anche senza il bollino antifascista

Presentata una mozione per concedere spazi pubblici solo a chi si dichiara antifascista. Corradini (Casa Pound) si appella all'articolo 21 della Costituzione

immagine di repertorio
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«Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione». Questo è il primo comma dell’ articolo 21 della Costituzione, citato dal consigliere Lorenzo Corradini di Casa Pound, durante la discussione di una mozione presentata da Cologno Solidale e Democratica e dal Partito Democratico, durante il Consiglio comunale di lunedì 4 novembre, per non concedere spazi pubblici a chi propaganda idee fasciste.

LA MOZIONE 

Con la mozione si voleva vincolare sotto due aspetti la giunta. Da un lato impegnarla a «non concedere spazi, patrocini, contributi di qualunque natura a coloro i quali non garantiscono di rispettare i valori della Costituzione perché praticano, professano e propagandano comportamenti fascisti o si rifanno a tale ideologia», dall’altro inserire nel regolamento per la concessione degli spazi pubblici una “clausola” per imporre ai richiedenti di «professarsi antifascisti e antirazzisti».

CORRADINI (CASA POUND): «MOZIONE INCOSTITUZIONALE»

Non poteva che sentirsi chiamato in causa il consigliere di Casa Pound Lorenzo Corradini che ha bollato come incostituzionale una «mozione il cui intento è quello di fare in modo che, l’Amministrazione comunale pretenda una dichiarazione di adesione a taluni supposti valori, per poter ottenere la concessione di spazi pubblici per l’esercizio di diritti scolpiti dalla nostra costituzione».

Il consigliere, indispensabile a mantenere la maggioranza dell’Amministrazione Rocchi, è poi passato all’attacco: «Forse a violare la legge è proprio la sinistra e associazioni come l’Anpi che, in totale disprezzo delle regole democratiche, tentano ogni giorno di impedire manifestazioni e banchetti regolarmente autorizzati fatti da chi non si allinea al loro pensiero».

LA BOCCIATURA

Forse perché, come ha detto il Sindaco, «le associazioni sono democratiche per la natura stessa della loro forma», forse, invece, perché gli altri consiglieri di maggioranza concordano con Corradini nel definire gli argomenti della mozione «anacronistici e liberticidi», oppure perché come ha detto Giovanni Cocciro (PD) «la maggioranza si regge su Casa Pound». Sta di fatto che il Consiglio comunale ha bocciato la mozione.

RETE ANTIFASCISTA

Critiche sono arrivate dalla Rete Antifascista  che ha sottolineato come «a Cologno Monzese gli spazi pubblici possono essere concessi a organizzazioni e associazioni di ambigua se non di dichiarata provenienza che si rifanno a ideologie neo-fasciste», mentre «le voci critiche alla maggioranza sono censurate», con un chiaro riferimento allo scorso febbraio, quando l’Amministrazione negò gli spazi per una conferenza con Claudia Cernigoi, storica nota per la sua posizione “non allineata” sul tema delle foibe.