Due storie unite dal dramma dei campi di concentramento si sono incontrate al Senato della Repubblica. Il senatore Eugenio Comincini ha regalato il libro, fresco di ristampa, su Roberto Camerani a Liliana Segre. Il dono è arrivato proprio nei giorni in cui l’Osservatorio sull’antisemitismo ha ufficializzato che nei confronti della senatrice a vita si registrano 200 minacce o insulti social al giorno.
UNA COMMISSIONE STRAORDINARIA
Proprio per lo strisciante, a volte proprio palese, antisemitismo e razzismo, il Senatore Comincini è tra i firmatari di un’iniziativa, proposta dalla Senatrice Liliana Segre, che mira a istituire una Commissione straordinaria di contrasto dei fenomeni di razzismo e intolleranza.
«In Senato ci apprestiamo a discutere una mozione con la quale si chiede di istituire una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza – ha detto il Senatore – Un’iniziativa – ha proseguito – promossa proprio dalla Senatrice Segre – che mi vede tra i cofirmatari – e che, spero, potrà mettere un freno agli innumerevoli insulti rivolti a donne e uomini coraggiosi come Liliana Segre e Roberto Camerani».
ROBERTO CAMERANI
All’età di 18 anni Roberto Camerani fu arrestato per la sua attività antifascista e deportato nel campo di concentramento di Mauthausen dal quale uscì vivo, dopo 15 mesi, nel ’45, grazie all’avanzata dell’esercito alleato.
Come la Senatrice Liliana Segre, anche Roberto Camerani non ha da subito parlato del dramma del campo di concentramento fino a quando, in età matura, ha deciso di passare il resto della sua vita al ricordo e alla testimonianza, con un’attenzione particolare al ricordo.