CASSINA DE PECCHI – Caso Ambrosino, il sindaco: “Il Comune si costituirà parte civile”

Claudio D'Amico, sindaco di Cassina de Pecchi (foto dal sito della Camera)
categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]
Claudio D'Amico, sindaco di Cassina de Pecchi (foto dal sito della Camera)

E’ perplesso il sindaco di Cassina de Pecchi, Claudio D’Amico: la notizia che una dirigente della macchina comunale sia stata arrestata per aver speso soldi pubblici per finalità private non è facile da digerire.

Enrica Ambrosino, a capo del settore Finanze, Tributi, Personale e Organizzazione del Comune di Cassina, è agli arresti domiciliari da mercoledì 20 luglio, quando il Nucleo di Polizia Tributaria di Milano ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti (leggi qui).

La 60enne è accusata di peculato e falso in atto pubblico: secondo l’accusa avrebbe emesso falsi mandati di pagamento a carico del Comune per un valore di circa 30mila euro, che avrebbe utilizzato per spese personali (in particolare per l’acquisto di fiori, abiti firmati e per pagare le spese condominiali).

“Quello che è certo – ha commentato il Primo cittadino – è che il Comune si costituirà parte civile per tutelare l’interesse pubblico. Io e la mia Giunta siamo dalla parte della magistratura perché siamo dalla parte della legalità”.

D’Amico è deciso a scoprire la verità e a capire quanto accaduto negli uffici di piazza De Gasperi: “Non tollereremo una violazione delle norme!”, ha chiosato.

Appena ricevuta la notizia, la Ambrosino è stata immediatamente sospesa dal suo incarico. Un incarico, tra l’altro di prestigio, che ricopriva da un ventennio e che ha fatto sì che gli amministratori passati da piazza De Gasperi non nutrissero alcun dubbio su di lei.

“Tengo a precisare – ha continuato il sindaco – che nessun politico è coinvolto. Quello che è accaduto riguarda fatti attinenti a procedure e responsabilità degli uffici”. “Per il momento, non possiamo fare altro che aspettare che le indagini della Magistratura vadano avanti. – ha concluso D’Amico – Nessuno è colpevole senza un regolare processo”.

E.B.