Enjoy e RSD La Parolina in campo insieme per il progetto “Sostenere chi cura”

L'iniziativa si pone l'obiettivo di sostenere gli operatori sanitari vittime della sindrome da burnout

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Si sente sempre più spesso parlare di burnout, la sindrome da stress lavorativo di cui fanno esperienza soprattutto gli operatori di professioni sanitarie e assistenziali. Oggi Enjoy Sport arriva in aiuto di chi ne soffre con il progetto Sostenere chi cura, realizzato insieme alla residenza per disabili cernuschese La Parolina, nel tentativo di offrire dei servizi ad hoc per restituire serenità e tempo per se stessi a chi vive queste situazioni di svantaggio sociale.

RSD LA PAROLINA

Ha le sue radici proprio a Cernusco – città sede di Enjoy – RSD La Parolina, la residenza sanitaria per disabili attiva da vent’anni sul territorio in aiuto di chi necessita di assistenza specifica e continuativa. La struttura – che oggi conta 37 ospiti – si appoggia all’esperienza e all’impegno di 35 operatori, ASA e OSS, uomini e donne, provenienti da una decina di culture differenti e con un’età media superiore ai 45 anni.

«Gli operatori, erogatori di sostegni diretti e assistenza continua alla persona con disabilità, hanno un ruolo principale nella vita delle RSD, è dunque fondamentale agire per la loro crescita professionale e il loro benessere personale – ci ha spiegato Roberto Guzzi, direttore della struttura -. È necessario che anche le strutture provino ad attivarsi per cercare di migliorare anche la loro qualità della vita, così come facciamo da sempre per quella dei nostri ospiti».

LA SINDROME DA BURNOUT E L’INCONTRO CON ENJOY

È ormai un fenomeno conosciuto quello del burnout, termine che sta ad indicare una particolare tipologia di disagio psicofisico dovuto a condizioni stressanti di lavoro e associato in modo particolare alle professioni sanitarie e assistenziali.

Oggi, in Lombardia, si stima che siano almeno 15.000 gli operatori addetti all’assistenza nelle strutture accreditate: un fenomeno importante, che riguarda soggetti con estrazioni culturali, percorsi professionali e motivazioni molto diversi fra loro. La tipologia di lavoro implica spesso una turnazione di orari variabile, una retribuzione medio-bassa e una scarsa considerazione sociale: tutti elementi che non fanno che generare maggiore stress e preoccupazione.

Un malessere che gli operatori de La Parolina hanno manifestato, e a cui si intende provare a porre rimedio con il progetto Sostenere chi cura: «Abbiamo deciso di provare a creare delle opportunità per i nostri operatori – ha raccontato a questo proposito Roberto -. Ci siamo rivolti ad Enjoy, punto di riferimento per salute e movimento con cui collaboriamo da anni, e abbiamo pensato a delle proposte per i nostri operatori, cercando una serie di servizi distribuiti nel tempo di cui possano beneficiare».

SOSTENERE CHI CURA, IL PROGETTO

È quindi grazie al desiderio di restituire serenità agli operatori che – in collaborazione con Enjoy – è nato il progetto Sostenere chi cura. L’iniziativa prevede che, per la durata di due anni, chi aderirà potrà fruire gratuitamente di servizi fisioterapici, ingressi in piscina – sia alle vasche interne sia Enjoy Beach – consulenze alimentari e servizi fitness.

«Il progetto, presentato la scorsa settimana agli operatori, partirà a step e durerà due anni: monitorando adesioni e risultati sarà possibile arricchire o modulare i servizi per il futuro – ha sottolineato Roberto Guzzi -. È un’iniziativa che richiede un investimento economico sostenuto, in parte grazie al contributo stesso di Enjoy che ci ha aiutati a strutturare il progetto e offrirà alcuni servizi, e in parte grazie ad alcuni supporter come Techno one, Mapi Antincendio e G&B Connect, che hanno scelto di dare il loro contributo.»

Una sfida interessante anche per Enjoy, che ha immediatamente accolto la proposta: «Quando Roberto mi ha chiamato e mi ha parlato di questa sua idea sono rimasto davvero colpito – ha raccontato Matteo Gerli, gestore di Enjoy –. Il volersi prendere cura in questo modo del proprio staff, attraverso una riflessione su benessere e qualità della vita è un comportamento che condividiamo appieno: un modo di pensare innovativo e proprio delle grandi aziende, quindi ci siamo subito appassionati al progetto e lo stiamo sviluppando assieme. Le potenzialità di un luogo di lavoro con persone più serene, riuscendo a fornire delle opportunità che vanno ben oltre gli “obblighi” propri del direttore di una struttura, sono davvero molte e speriamo che da una parte vengano colte, e dall’altra, riconoscendone il valore, questo tipo di iniziative e progetti vengano sostenute e promosse sempre di più».