Elezioni Cassina: PD allo sbando

«Alla canna del gas»: il vicesindaco Marcello Novelli commenta così il sostegno del PD per un Mandelli bis e si dimette

fonte: la voce d'Italia
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Potrebbe sembrare un pesce d’aprile, invece pare essere tutto vero. Solo dieci giorni fa il PD di Cassina presentava la candidatura di Giovanni Mele per poi fare marcia indietro e convergere sulla candidatura dell’attuale sindaco uscente Massimo Mandelli. Invece niente da fare, la decisione ha sancito una spaccatura importante tra i dem, con una parte di loro, a partire dal vicesindaco Marcello Novelli, che non le manda a dire ai suoi ex compagni di viaggio.

«ALLA CANNA DEL GAS»

A seguito della nota congiunta di sostegno a Mandelli, diramata sabato 30 marzo, Marcello Novelli, vicesindaco, su Facebook ha preso immediatamente le distanze dall’accordo  lanciando l’hashtag allacannadelgas. «Ex compagni di viaggio, errare umano, perseverare è diabolico».

Novelli, sempre su Facebook, ha annunciato le sue dimissioni dalla Giunta per oggi, Lunedì primo aprile, e parla già come un uomo “libero”. «Prima ero un eletto fedele al mandato ricevuto dai cittadini. Adesso sono un cassinese che vuole un sindaco migliore».

«POSSIAMO INCOMINCIARE A DIVERTIRCI»

Andrea Parma, capogruppo PD in Consiglio Comunale, lo aveva previsto, scrivendolo sul suo blog, che la campagna elettorale sarebbe stata divertente. «Ora che Cassina de’ Pecchi è al sicuro si parte con la campagna elettorale – ha scritto dopo l’approvazione dell’ultimo bilancio – Portato a termine il compito affidatoci dagli oltre 3000 elettori – ha proseguito – possiamo incominciare a divertirci anche noi». La frase, con tutta probabilità, era indirizzata allo schieramento di centro-destra ma, di fronte agli ultimi sviluppi, il divertimento potrebbe essere bipartisan.

GIOVANNI MELE COME GARANTE

Giovanni Mele, candidato sindaco del Partito Democratico per qualche giorno, ha detto di aver ritirato la sua candidatura per tenere unita la coalizione e che svolgerà il ruolo di garante dell’alleanza. Lo stesso Mele riconosce quanto di buono è stato fatto in questi cinque anni, ma è convinto che sia necessario aggiustare il tiro, apportando alcune innovazioni su temi come il PGT, la comunicazione dell’ente con i cittadini e la gestione del personale. Dalle sue parole, inoltre, traspare che nella riunione che ha sancito l’accordo non si sia parlato solo di programma, ma anche di un riequilibrio in Giunta.