Un corteo gremito quello che ieri, domenica 10 marzo, ha celebrato il 74° anniversario della morte dei sette martiri partigiani, trucidati dalle truppe nazifasciste nel 1945.
IL CORTEO
I cittadini si sono dati appuntamento alle ore 10.00 presso il Municipio di Pessano, dove sono state ricevute le delegazioni e si è reso omaggio al Comandante Gino Prinetti, che sacrificò la propria vita durante la lotta di liberazione nazionale. Il corteo ha attraversato poi le vie del paese, passando per il Cippo dei sette martiri e giungendo in Piazza della Resistenza.
UN OSPITE D’ECCEZIONE
Quest’anno la celebrazione ha potuto contare anche sulla presenza di un ospite speciale. Al corteo ha partecipato infatti anche Nando Dalla Chiesa, sociologo e Presidente Onorario di Libera, che ha speso parole di grande apprezzamento per la città di Pessano, arrivando a definirla una «grande comunità solidale e democratica». Il sociologo è poi intervenuto con un discorso sull’importanza della memoria.
«Con il tempo ho imparato a capire che la memoria è una delle più grandi risorse di cui disponiamo – ha spiegato – perché se non c’è memoria il resto perde senso. Si tratta di una precondizione assoluta che va coltivata con intelligenza, sensibilità e attenzione».
«La memoria è di tutti. Non è soltanto la memoria della Resistenza o della shoah. È anche la memoria delle foibe, del genocidio armeno o dei migranti morti nel Mar Mediterraneo. La memoria deve essere totale: non può essere mutilata».
Presenti alla manifestazione anche numerose personalità politiche, tra cui i Sindaci Alberto Villa di Pessano con Bornago, Luca Veggian di Carate Brianza, Luca Maggioni di Carugate, Curzio Rusnati di Bussero.
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