Una serata interessante quella che si è tenuta mercoledì 6 febbraio alla Sala Vallaperti di Melzo, che ha visto parlare di scienza Mario Gargantini, con la presentazione del suo nuovo libro Scienziati in città – Storie di scienza per viaggiatori curiosi, e sei giovani scienziati melzesi, Matteo Audano, Andrea Bignami, Silvia Bombelli, Clarissa Consolandi, Matteo Riboni e Daniele Tusi (che lavora in Australia).
IL LIBRO
Gargantini ha sottolineato la natura del suo testo, «che è narrazione di importanti scoperte scientifiche ma anche la storia della vita di uomini dietro la ricerca, di luoghi e di tempi, di spazi e di memoria. É importante, per me, guardare alla scienza come a un mondo che non è tanto lontano da noi e che può anche essere di semplice comprensione. Attraverso le parole di questi giovani scienziati melzesi noi avremo la possibilità di conoscere e comprendere angoli di universo meravigliosi che popolano la nostra terra e la nostra vita».
DIVENTARE RICERCATORI
Gli altri sei giovani hanno spiegato all’unisono come si diventa ricercatori: «Innanzitutto c’è molta curiosità, poi fantasia, capacità di mettersi in gioco, condivisione, passione, coraggio, confronto. Fare il nostro lavoro non significa essere avulsi dalla realtà ma essere uomini e donne che vivono nel contesto storico e sociale attuale. Il nostro compito è far sì che la ricerca sia condivisa e questa serata è un momento fondamentale e rappresentativo dell’interesse di una comunità».
I ricercatori hanno poi spiegato cosa significa fare ricerca: «Ci piace pensare che creiamo delle conoscenze e che svolgiamo un importante lavoro di squadra, in cui le capacità dei singoli si fondono nell’obiettivo comune di farsi domande e cercare delle risposte con metodo e divulgazione».
Augusta Brambilla