Pioltello, donati pick-up e un defibrillatore «In ricordo di Massimiliano»

La Protezione Civile ha ricevuto la donazione dalla famiglia Bacchetta, che ha così voluto ricordare e onorare il figlio, volontario, scomparso nel 2018

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La bellezza della solidarietà è stato l’argomento principale dell’evento organizzato lunedì 7 gennaio in occasione della consegna alla Protezione Civile di Pioltello di un pick-up – acquistato dal Comune – e di un defibrillatore – generosamente donato da una famiglia di residenti.

LA DONAZIONE

La famiglia Bacchetta – che ha presenziato alla consegna – ha deciso di effettuare la donazione del defibrillatore in ricordo del figlio Massimiliano, anch’esso volontario di Protezione Civile, scomparso nel luglio scorso a seguito di una lunga malattia.
Si tratta di un Philips modello Heartstart completo di accessori.

Il pickup – donato ai volontari dall’amministrazione comunale – è un Isuzu D-Max Crew Satellite 4×4, completo di verricello e traino, acquistato al prezzo di 29mila euro. Nei prossimi giorni verrà serigrafato con il logo della Protezione civile e nel cassone posteriore saranno posizionati una torre faro e un baule in metallo, per contenere tutti gli attrezzi necessari agli interventi.
Con questo mezzo sale a tre, a Pioltello, la dotazione di mezzi tra Polizia Locale e Protezione Civile in grado di muoversi su terreni accidentati e in situazioni di emergenza per il trasporto di strumentazione speciale e di uomini.

LA CONSEGNA

«Oggi è un giorno importante per la nostra città, perché ancora una volta possiamo affermare che la solidarietà è una caratteristica dei miei cittadini – ha affermato il sindaco Ivonne Cosciotti, presenziando all’evento –. La famiglia di Massimiliano ha voluto donare in suo ricordo un prezioso strumento a favore della comunità, uno strumento che può dare la vita a chi è in pericolo, così come i volontari di protezione civile sempre presenti in ogni necessità ci fanno sentire sicuri e aiutati nelle situazioni di emergenza. Questo è il segno di una comunità che cresce, e che lo fa con qualità: alla vigilia del primo anniversario del disastro ferroviario alla stazione di Limito ricordo ancora, con orgoglio, i complimenti ricevuti dalla Prefettura per il lavoro svolto dalla Protezione civile, dalla Polizia locale e da tutti i volontari accorsi il 25 gennaio di un anno fa».

«Si tratta di nuovi strumenti di lavoro che aumentano notevolmente l’operatività della nostra Protezione civile, in particolare negli interventi contro il dissesto idrogeologico, trombe d’aria e le cosiddette “bombe d’acqua”, in cui si è specializzata in questi anni – ha aggiunto Saimon Gaiotto, vicesindaco e assessore alla Polizia locale e Protezione civile –. Il defibrillatore, per il quale va un sentito ringraziamento dell’Amministrazione alla famiglia Bacchetta, è un utilissimo presidio sanitario in caso di emergenze, ambito anche questo in cui alcuni volontari della Protezione civile sono stati addestrati».

Gaiotto ha poi comunicato che è interesse dell’Amministrazione anche l’acquisto di un drone, per un controllo più efficace del territorio.

IL RICORDO DI MASSIMILIANO

«Massimiliano lo conoscevo da prima della nostra esperienza in Protezione civile, perché giocavamo a pallavolo, io come allenatore e lui da giocatore – ha spiegato, commosso, il coordinatore della Protezione civile Claudio Dotti –. Entrato in Protezione civile, così come quando giocavamo insieme, Massimiliano si è dimostrato un gran lavoratore, una persona positiva, sempre disponibile. Per noi la sua scomparsa è stata una grande perdita, sia umana e professionale. L’idea del defibrillatore è nata da un colloquio che ho avuto con il padre, il signor Alessio, all’indomani della scomparsa di Massimiliano – ha continuato Dotti –. Mi chiese cosa poteva fare per la Protezione civile, perché dal figlio aveva sempre avuto riscontri positivi. Quindi gli proposi l’acquisto di un defibrillatore, anche grazie al fatto che al nostro interno abbiamo un medico chirurgo, il dottor Paganelli, che ci ha spiegato l’importanza di avere uno strumento come questo per intervenire nei casi di emergenza e pericolo di vita».