Il 2019 è ormai iniziato e quest’anno i buoni propositi sono di grande portata: come ultima azione del 2018 la giunta cernuschese ha infatti approvato il progetto definitivo per la riqualificazione dello Stadio Gaetano Scirea – inaugurato ormai 33 anni fa, nel maggio del 1986 – con un investimento complessivo che ammonta a 1,5 milioni di euro.
I lavori avranno inizio la prossima estate.
I LAVORI
Numerosi gli interventi che vedranno protagonista lo stadio: il progetto prevede il rifacimento dell’impermeabilizzazione delle tribune, la loro copertura nella parte centrale e l’abbattimento delle barriere architettoniche così da permettere l’accesso agli spalti anche da persone disabili e l’adeguamento alle normative di sicurezza del pubblico spettacolo; la riqualificazione degli spogliatoi, che saranno dotati di una nuova centrale termica a servizio dell’impianto di riscaldamento e per la generazione dell’acqua calda delle docce, di un nuovo sistema per la raccolta delle acque meteoriche in caso di forti temporali, di un nuovo impianto di illuminazione interna e la sostituzione degli elementi usurati nei corpi bagno; nella parte esterna dello stadio e all’ingresso degli spogliatoi stessi sarà pensata una personalizzazione della struttura con un legame esplicito al nome di Gaetano Scirea.
SPALTI COPERTI: UN’OCCASIONE PER CERNUSCO 2020
«Una volta conclusi questi interventi – ha dichiarato il sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Zacchetti – lo stadio sarà l’unico in città con una copertura degli spalti che ne eleverà la qualità e le possibilità di accogliere manifestazioni a livello regionale e nazionale, all’altezza della sfida di Cernusco 2020”. Il progetto sarà condiviso a gennaio con la Consulta dello Sport, prima di tutti i passaggi che porteranno alla versione definitiva-esecutiva.»
UNO STADIO INCLUSIVO
«Approvare questo progetto nei giorni in cui il mondo del calcio discute dei tragici fatti dentro e fuori San Siro, può sembrare un cortocircuito ma in realtà rappresenta una delle risposte possibili a quel degrado culturale di cui siamo testimoni – ha poi sottolineato il sindaco Zacchetti -. Certamente è una delle più belle risposte nelle corde di un amministratore pubblico: quella di mettere a disposizione impianti adeguati dove accogliere la passione di chi pratica sport e di chi lo sostiene, in maniera inclusiva e senza barriere. Dove permettere di praticare sport di base al fianco di chi, di quella disciplina, ne fa o sogna di farne una professione. Di contribuire alla costruzione di una cultura sportiva grazie all’impegno dei tanti volontari delle associazioni cittadine, al lavoro nelle scuole e con le scuole, alla memoria di un campione cernuschese che del fair play ha fatto il proprio stile dentro e fuori dal campo. Proseguiamo il cammino verso Cernusco2020 nell’idea che la vita è il nostro sport preferito».