Venerdì 27 maggio, l’Amministrazione comunale di Cologno Monzese rappresentata dal sindaco Mario Soldano e dall’assessore ai Servizi sociali Giovanni Cocciro, ha consegnato le chiavi dei primi nuovi appartamenti in edilizia residenziale pubblica, nelle palazzine Aler di via Guzzina 35. “Abbiamo necessitato di tempo per l’assegnazione di questi appartamenti perché volevamo farlo con la massima giustizia sociale, tenendo ben presente i redditi e le peculiarità delle famiglie in graduatoria” ha detto il sindaco Soldano. Nel 2006, infatti, sono iniziati i lavori, dopo poco interrotti per problemi con la ditta appaltatrice, e sono ricominciate le operazioni con una nuova azienda nel 2008.Anche l’assessore Cocciro si è detto soddisfatto del risultato ottenuto e ha tenuto a ringraziare la società Aler “per la disponibilità dimostrata“.Nella giornata di venerdì 27 maggio, in totale sono stati assegnati 30 appartamenti in allocazione permanente, che fanno parte di un piano più ampio che quest’anno prevede di assegnare altri 44 appartamenti, tutti a canone calmierato, ovvero in affitto a un costo pari a meno della metà del valore di mercato.L’emergenza case a Cologno negli ultimi anni è diventata sempre più grave: solo nell’ultimo anno gli sfratti per morosità sono stati più di 100, tanto da spingere un gruppo di ragazzi ad unirsi in un Gruppo Territoriale Organizzato (GTA) per difendere i diritti dei cittadini a rischio. Oltre a numerosi picchetti, il gruppo, che recrimina all’Amministrazione di non stare facendo abbastanza per difendere il diritto alla casa dei cittadini, ha rivolto al sindaco e alla sua Giunta una proposta articolata su quattro punti per porre fine all’emergenza:
- bloccare gli sfratti;
- requisire gli appartamenti sfitti degli enti patrimoniali;
- costruire nuove case popolari nelle aree dismesse;
- garantire per le famiglie sloggiate il passaggio di casa in casa e non il trasferimento in albergo.
L’Amministrazione per bocca dell’assessore Cocciro ha risposto di stare facendo tutto ciò che in suo potere, e che la valutazione delle proposte da loro avanzate non è di competenza della Giunta.Davide Marasco