E’ cominciata oggi, lunedì 23 maggio, la battaglia contro i T-red, le famose macchinette installate sui semafori lungo la Strada Cassanese, il cui giallo dai tempi troppo brevi impediva agli automobilisti di attraversare l’incrocio prima dello scattare del rosso.
Stamattina si è aperta l’udienza preliminare, durante la quale sono stati depositati tutti gli atti e c’è stata la costituzione parte civile. L’avvocato Francesca Fuso si è presentata con 180 procure (180 persone che le hanno dato il mandato per rappresentarle al processo, come parte civile), divise in tre atti, corrispondenti ai cittadini di Segrate, Spino d’Adda e Paullo.
Insieme a lei, un altro avvocato si è fatto portavoce di altre 45 istanze di costituzione parte civile, insieme alla richiesta del Codacons e una società di trasporti più volte multata dai semafori “succhiasangue”.
L’udienza è stata rinviata al 16 giugno, per dare il tempo alla difesa degli imputati di valutare le istanze e presentare eventuali eccezioni.
Nel processo sono imputati a vario titolo il primo cittadino di Segrate Adriano Alessandrini, il comandante e l’ex vicecomandante della Polizia locale di Segrate, nonché i vertici delle ditte che avevano fornito e installato le macchinette che fotografavano gli automobilisti di passaggio.
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