Cultura d’estate: le letture sotto l’ombrellone consigliate da Mirfet Piccolo

Nuovi titoli pronti da leggere direttamente in vacanza, ovunque voi siate

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Ed eccoci arrivati alle terza settimana del nostro magazine e quindi ai nostri nuovi consigli di lettura. Questa settimana sarà con noi la brillante Mirfet Piccolo, che ci regalerà i suoi titoli per quest’estate 2018.

Mirfet Piccolo, autrice classe 1977 che vive in Martesana, ha scritto il romanzo “Il disordine non va in scena” nel 2017 e una serie innumerevole di racconti pubblicati anche sulla rivista Nazione Indiana. A giugno di quest’anno il suo racconto “Se torno non mi cercare” è stato anche pubblicato sul The Massachusetts Review nella traduzione di Anne Milano Appel. Tante novità sono in arrivo anche per lei per un 2018-2019 che si preannuncia ricco di nuove pubblicazioni.

Ecco cosa ci consiglia Mirfet:

IL GIARDINO DELLE MOSCHE di Andrea Tarabbia (Ponte alle Grazie)

“Il giardino delle mosche”, finalista Premio Campiello 2016, ripercorre la vita di Andrej Cikatilo, serial killer che terrorizzò la Russia tra il 1978 e il 1990, anni durante i quali si assiste al declino dell’Unione Sovietica. In questo lavoro di Tarabbia, lavoro che è romanzo e biografia insieme, è lo stesso Cikatilo a raccontarci gli omicidi da lui compiuti, per lo più ai danni degli ultimi della società russa. Il suo “io”, però, non si autoassolve, anzi, ma ci permette di entrare nelle sue ossessioni, pulsioni e anche umiliazioni. Non è né accusatorio né assolutorio, bensì indagatore: il lettore è condotto, con la maestria stilistica di Tarabbia, a porsi delle domande su quest’uomo e sulla sua caduta nel Male.

Lo stile di Andrea Tarabbia è preciso, attento e solido; un autore che è una delle migliori penne italiane in circolazione. Non potete perdervelo.

 

LEZIONI DI TENEBRA di Helena Janeczek (Guanda ed.)

State pensando di leggere La ragazza con la Leica, di Helena Janeczek, vincitore del Premio Strega 2018? Non fatelo subito. Prima leggete Lezioni di tenebra (ma avrei anche potuto scrivere Le Rondini di Montecassino), perché questo Lezioni sarà la giusta introduzione al lavoro di un’autrice che cresce con il passare il tempo.

In Lezioni di tenebra, l’autrice di addentra nel suo rapporto con la madre, sopravvissuta alla Shoah, insieme al padre, ebrei polacchi vissuti in Germania. Ciò che è in questione, è il riverbero della guerra e della sopravvivenza nella generazione successiva, quella di Helena Jeneczek.

 

LA FIGLIA di Clara Usón (Marsilio)

Lo sfondo è quello della guerra dei Balcani. Narra la storia degli ultimi mesi di vita di Ana Mladić, figlia del generale Ratko Mladić noto anche come il boia di Srebrenica. Nel libro la storia inizia da un fotogramma di un video dove si vede Ana Mladić prima sorridente, e poi il suo annuncio funebre.

Questo libro narra una vicenda familiare e storica insieme. La figlia è colei che ama il padre, e che allo stesso tempo deve fare i conti con il fatto che il padre che lei ama è anche un criminale di guerra.

Un libro che apre a molte domande, e che riesce a dare voce alla complessità delle vicende familiari, e a mettere in scena il peso di essere “figli di”.

 

IL PENTOLINO DI ANTONINO di Isabelle Carrier (Kite edizioni)

I bambini che non leggono sono quelli ai quali non si legge.

Il pentolino di Antonino racconta la storia di un bambino che è nato con, appunto, un pentolino attaccato al corpo. Questo pentolino, che pende dalla sua vita e arriva sino a terra, gli è di grande ostacolo nel gioco, e in generale in tutta la sua vita, e Antonino è arrabbiato perché non riesce a fare le cose che fanno i suoi amici. Un giorno, però, incontra una persona che ha anche lei un pentolino e allora …Un libro delicato e meraviglioso che aiuta piccoli e i grandi ad affrontare il tema della disabilità. Consigliatissimo.