Valentina Sagnibene, giovane scrittrice in martesana

Ventisei anni e un romanzo edito da Giunti

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È una giovane gorgonzolese, Valentina Sagnibene – ventisei anni appena compiuti lo scorso 2 giugno – l’autrice del libro “Tutto quello che non mi aspettavo”, appena edito da Giunti.

VALENTINA

La passione per le lettere e la scrittura la orientano al liceo con l’indirizzo Scienze Sociali, alla Laurea Triennale in Linguaggi dei Media e, scoperto anche l’amore per il cinema e la tv, al Master in Sceneggiatura e Produzione per fiction e cinema dell’Università Cattolica di Milano. Ha una sorella più grande, Ilaria, e un fratello più piccolo, Simone.

“La passione per la scrittura ce l’ho da quando ne ho memoria o meglio da quando, prima di andare alle elementari, imploravo mamma e papà di insegnarmi a leggere. Oggi scrivere mi fa stare bene, mi appartiene e ho cercato con tutta me stessa di inseguire il sogno che ora vedo realizzato” – ha esordito Valentina Sagnibene.

IL PRIMO ROMANZO

Pubblica nel 2013 un romanzo e-book con una microcasa editrice, ma l’esperienza non produce i frutti desiderati e comprende “di non essere ancora pronta, di dover provare a fare le cose per bene e di avere ancora tanta strada da percorrere per imparare e crescere”.

LA TRAMA 

La trama del romanzo è la storia d’amore di due giovani molto diversi tra loro, Francesco, neolaureato e intellettualoide, il cui unico grande successo è scrivere con un alter ego donna su un blog femminile e Matilde, tosta e scontrosa, una ragazza indurita dall’abbandono della madre che nasconde la propria fragilità pur sapendo che per andare avanti deve fare i conti con il passato. Quando il destino li fa incontrare, Francesco intuisce che il trascorso di Matilde potrebbe dargli lo spunto per la storia che sta cercando di scrivere e decide di accompagnarla nel viaggio alla ricerca della madre, durante il quale troveranno “tutto quello che non avevano previsto”.

I protagonisti sono nati dopo l’idea principale che era quella di volere scrivere una storia d’amore diversa dallo stile young adult italiano oggi. – ha sottolineato Valentina Volevo raccontare come, anche quando c’è di mezzo un ragazzo e una ragazza, in realtà ci sono tantissimi fattori che devono essere raccontati: altri personaggi, altre storie che portano acqua a quella principale e la nutrono rendendola più forte e vera. In Francesco e Matilde c’è qualcosa del mio vissuto: l’amore per la lettura e la scrittura nell’uno e la passione sportiva nell’altra, e in particolare ho cercato di ribaltare il cliché sul rapporto uomo-donna”.

UN MESSAGGIO IMPORTANTE

Valentina è una ragazza sorridente e dai modi pacati che ben spiega il messaggio del suo racconto: “il romanzo non è solo una storia d’amore ma dà voce alle tante e diverse sfumature dell’amore, perché esistono innumerevoli modi di amare. Lo sperimenteranno Francesco e Matilde e anche qualche loro amico. E che la vita comporta una marea di scelte che, giuste o sbagliate che siano, vanno prese e influenzano sia noi che chi ci sta intorno. Il romanzo è rivolto a un pubblico giovanile ma spero anche che il libro sia piuttosto ‘trasversale’.”

Il titolo del libro e il sottotitololi ha scelti l’autrice perché “entrambi, in modi diversi, non si aspettano ciò che a loro accade e perché non volevo dare voce solo ad una storia d’amore ma a molto altro dell’amore. La copertina è lo specchio della trama: la valigia indica il viaggio, la porta aperta perché Matilde apre una porta che le farà luce su una vicenda che credeva che non le appartenesse”.

IL RINGRAZIAMENTO ALLA FAMIGLIA

Le ultime parole sono di ringraziamento“alla famiglia e al fidanzato Andrea che mi hanno sostenuta e incoraggiata in questo percorso, alle editor che hanno creduto in me. Spero che il mio romanzo incontri il consenso del pubblico e spero che arrivi presto qualche presentazione. Nel frattempo, mi rimetto a scrivere!”

Augusta Brambilla

 

 

Augusta Brambilla.