Maggioni risponde al PD: “degrado frutto di convenzioni firmate da voi e da Gravina”

Illuminazione pubblica e cura del verde al centro del comunicato di risposta di Pro Carugate verso il Partito Democratico cittadino

L'ex sindaco Umberto Gravina insieme al sindaco Luca Maggioni
categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Dopo i duri attacchi ci si aspettava una risposta formale ed è arrivata. A seguito del comunicato stampa del PD carugatese sulla cura del verde e del degrado, di cui vi avevamo dato notizia qui, anche Maggioni e tutta ProCarugate hanno voluto rispondere per le rime.

“Nella nostra attività da amministratori – esordisce il comunicato – abbiamo da subito mantenuto un atteggiamento istituzionale, evitando di addossare le colpe a chi ci ha preceduti quando qualcosa non ha funzionato. Non possiamo però continuare a tacere davanti al Partito Democratico, che commenta e rilascia dichiarazioni tirando in mezzo situazioni la cui responsabilità è ben chiara e soprattutto a loro nota”. Appare subito chiaro chi sia dunque il destinatario del messaggio: il PD cittadino, azionista di maggioranza dell’ex sindaco Gravina.

ILLUMINAZIONE E VERDE PUBBLICO: DUE CASI SIMILI

Pro Carugate si concentra su due aspetti fondamentali della vita cittadina, di cui ammette disservizi e lacune: l’illuminazione pubblica e la cura del verde.

Da una parte infatti ci sono vie che periodicamente restano al buio per “mancanza di strumenti e risorse umane per sanzionare i malfunzionamenti” dato che la convenzione, stipulata da Gravina, “prevede misure sanzionatorie ridicole rispetto alla cifra che ogni anno il Comune paga alla società gestrice CPL Concordia (300 mila euro): un’arma spuntata contro la quale nessun controllo può essere efficace e la cui responsabilità sta in capo a chi all’epoca ha sottoscritto quegli accordi”.

Dall’altra le evidenti mancanze di chi è incaricato a gestire il verde pubblico. “L’Amministrazione ha le mani legate – si legge nel comunicato – da una convenzione che, se da una parte ha il vantaggio di non incidere per neanche un solo euro sulle spese correnti del Comune di Carugate (scomputo oneri urbanizzazione polo commerciale EuroverdeBio), dall’altra limita fortemente le possibilità di rivalsa per il Comune quando i lavori non sono eseguiti come dovrebbero essere”. In pratica, sostiene Maggioni, è come affidare i lavori a un’impresa e pagare tutto l’importo pattuito prima dei lavori. Nel 2012, quando EuroverdeBio ha ampliato il suo centro commerciale, secondo l’attuale sindaco vi era la possibilità di rivedere la convenzione anche a fronte delle migliaia di metri quadri di terra che sono passati da agricolo a verde pubblico, ma non è stato fatto.

COME USCIRE DALLO STALLO?

Come riuscire a portare un intero paese fuori da questo stallo che grava sempre e solo sui cittadini? Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica si cerca di “segnalare con più frequenza a Concordia eventuali malfunzionamenti e disservizi per far sì che i tecnici possano uscire in maniera rapida e nel rispetto degli accordi” mentre sul verde l’Amministrazione “è impegnata non solo nel monitorare e correggere la situazione, che ha trovato al suo insediamento, ma anche nel provare ad uscire da un contesto che si è sedimentato col tempo, non escludendo l’ipotesi di ricorrere a soluzioni radicali come la risoluzione dalla Convenzione.” Una soluzione laterale, già usata in alcune situazioni, è quella di affidare parti del territorio al parco P.A.N.E. come accaduto per il bosco Villoresi e come accadrà per il bosco realizzato vicino al palazzetto. Altra strada percorribile è quella delle iniziative in stile “Adotta una rotonda”, lanciata dall’assessore Riva anche a fronte del caso “Maritata”, che mira a mantenere con maggiore cura le rotonde cittadine grazie all’intervento di privati.

“Ci preme sottolineare – conclude il comunicato – non abbiamo mai contestato le convenzioni, ma ci rifiutiamo vengano utilizzate come strumento per screditare l’operato di questa amministrazione. Perché, casomai, ad essere screditati dovrebbero essere coloro che questi contratti li hanno voluti e sottoscritti”.