Un grande chef in martesana: Carlo Andrea Pantaleo vince un premio prestigioso

Leccese di origini, residente a Cernusco e chef in un ristorante di Gorgonzola, Carlo Andrea si occupa anche di volontariato

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Per chi non ci credesse, gli chef più premiati non sono solo dietro gli schermi delle nostre tv o nei più prestigiosi ristoranti delle grandi città: esempio lampante ne è Carlo Andrea Pantaleo, chef del ristorante Milano 37 a Gorgonzola, che compirà 26 anni il prossimo 22 luglio e ha già vinto il prestigioso Special Award 2018 per l’edizione degli Chef Award 2018.

LO SPECIAL AWARD 2018

Il premio è uno degli appuntamenti più importanti per la ristorazione, che conta ben 1070 ristoranti selezionati e oltre 18 milioni di recensioni web per premiare i 100 Best Chef, (13 per ogni categoria) oltre a 3 ambasciatori italiani e 2 ambasciatori italiani all’estero.

Carlo Andrea ha ritirato il premio dello Chef Award 2018 lo scorso 14 maggio, presso il Forte Village Resort in Sardegna, agli Oscar della ristorazione italiana.

Sono partito per il Forte Village senza aspettative, e quando hanno chiamato il mio nome per salire sul palcoero incredulo. – ha dichiarato Carlo Andrea – Ringrazio il mio staff, la mia famiglia, la mia fidanzata Stefania e chi mi è stata accanto in tutti questi anni, chi ha creduto in me e chi mi ha dato la possibilità di esprimere la mia creatività”.

DALLA PUGLIA A GORGONZOLA, PASSANDO PER CERNUSCO

Carlo Andrea è leccese di origini, ha due sorelle e vive a Cernusco sul Naviglio.
La passione per la cucina c’è l’ha sangue sin da piccolo, l’ha ereditata dal padre Luigi, un ristoratore di lungo corso. Ha frequentato la Scuola Alberghiera Olivetti di Monza e nel frattempo ha maturato diverse esperienze lavorative a Milano e nell’hinterland. A settembre 2015 ha deciso di portare avanti la conduzione del ristorante Milano 37 come chef, mentre lasciando al padre il compito di occuparsi della sala.

Senza tradizione non ci può essere innovazione, e io sono molto legato ai prodotti della mia terra di origine, la Puglia, e quelli della terra in cui vivo, la martesana. Cerco di darne risalto attraverso la preparazione di piatti semplici che coniughino esperienza e creatività.– ha sottolineato Carlo Andrea Il mio concetto di buona cucina è che bisogna mangiare bene, essere informati sui prodotti che portiamo nel piatto, conoscerne l’origine e  la storia  per poterne apprezzare le qualità”.

Nella sua storia ci sono i sapori e gli odori della natia terra pugliese, piatti poveri della tradizione che vengono rivisitati in chiave moderna, ma che lasciano intatta l’essenza della loro memoria: “Dietro a ogni piatto c’è uno studio intenso, e nel ristorante di famiglia cerchiamo di valorizzare i piatti della terra e del mare secondo la stagionalità”.

SPECIAL COOK: UN PROGETTO DI VOLONTARIATO OSPEDALIERO

Ma Carlo Andrea Pantaleo ha sposato anche uno dei progetti di Officine Buone – Special Cook- Dona il tuo talento, attraverso il quale i migliori cuochi italiani si sfidano cucinando per i pazienti dei reparti degli ospedali, dimostrando che la cucina salutare può essere molto gustosa. Si tratta di un progetto di volontariato giovanile che educa all’alimentazione attraverso il divertimento e il talento.

Ho partecipato a questo progetto a scopo benefico insieme ad altri giovani chef, e abbiamo cucinato piatti salutari, buoni, belli e gustosi per diverse strutture ospedaliere di Milano e provincia. – ha concluso Carlo Andrea – È stata una esperienza indimenticabile che mi fa dire che gli ingredienti fondamentali per fare buona cucina sono sicuramente amore, passione e sacrificio”.

 

 

 

Augusta Brambilla