Sospensione impianto biogas, il sindaco di Masate «È incomprensibile»

In seguito alla richiesta di sospensione da parte di Città Metropolitana, il sindaco Vincenzo Rocco ha espresso i suoi dubbi

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È di pochi giorni fa la notizia della richiesta di sospensione della procedura per la realizzazione dell’impianto biogas a Masate (ne abbiamo parlato qui), ed è recente anche la risposta di Vincenzo Rocco, sindaco di Masate, arrivata a mezzo comunicato stampa.

Sono rimasto molto sorpreso e con me l’intera Amministrazione Comunale di Masate per il contenuto della lettera che il Consigliere di Città Metropolitana con Delega all’Ambiente Pietro Mezzi mi ha inviato dove mi chiede a proposito dell’impianto di biometano di “considerare la sua proposta di sospensione della procedura in corso e di ripartire da zero con l’intero iter…”, aggiungerei semplicemente che la considero incomprensibile!
Mi chiedo innanzitutto dove è stato il Consigliere autore della missiva fino ad ora? Ricordo che i primi contatti fra la società proponente Energia Masate e Città Metropolitana risalgono al Gennaio 2016.
Quando egli parla (a proposito del percorso procedurale che lo stesso definisce annosa vicenda) di questioni di “metodo” e di “merito” nonché di “…coinvolgimento pubblico istituzionale…”, mi chiedo come mai dall’alto del suo ruolo istituzionale a livello sovracomunale il Consigliere di Città Metropolitana non abbia mai assunta una sola (dicasi, una sola) iniziativa nel merito dell’impianto in questione con conseguente intervento di coinvolgimento dei soggetti richiamati?
Pertanto, se il Consigliere Delegato all’Ambiente ritiene opportuno “sospendere la procedura in corso”, intervenga egli stesso presso i funzionari/dirigenti di Città Metropolitana chiamati (per competenza) a istruire la pratica, e faccia sospendere l’iter istruttorio! È di sua competenza dal punto di vista “politico” intevenire nei confronti di chi ha funzioni tecnico/amministrative.
Agisca di conseguenza con quanto sostenuto nella lettera e si avvalga dei poteri a lui attribuiti dal Presidente di Città Metropolitana Giuseppe Sala.
Dopo una simile presa di posizione da parte del Consigliere Mezzi, e posti davanti a tanta confusione nonché chiarezza (e conoscenza) di ruoli e funzioni, aumentano le nostre preoccupazioni riguardo l’iter in corso sull’impianto in questione, e vacillano le aspettative di collaborazione e recepimento da parte degli organi competenti (Città Metropolitana, appunto), chiamati a seguire l’intero percorso istruttorio: dopo oltre due mesi da una nostra richiesta formale a Città Metropolitana (Area Tutela e valorizzazione ambientale), di chiarimenti per quanto riguarda l’impatto olfattivo e la viabilità, con conseguente richiesta di inserire otto punti al fine di integrare e migliorare il progetto dell’impianto, non abbiamo ancora ricevuto risposta”.

Insomma i dubbi in merito alle decisioni riguardanti l’impianto sono tanti: non c’è che da attendere che venga fatta chiarezza e si decida per un iter da seguire.

 

Augusta Brambilla