Piano Emergenza Comunale: a Gessate viene approvato all’unanimità

Durante il consiglio comunale si è parlato del territorio gessatese e delle esercitazioni svolte per metterlo in sicurezza

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Il PEC, ovvero il Piano di Emergenza Comunale, a Gessate è stato approvato durante la seduta del consiglio comunale del 1 giugno. L’amministrazione comunale e il gruppo di maggioranza Insieme Per Gessate insieme ai gruppi di minoranza, Gessate Bene Comune – Gessate per il Futuro – Francesco Romeo consigliere indipendente, hanno approvato all’unanimità il Piano.

IL CONSIGLIO

Presenti il sindaco Giulio Sancini, i consiglieri di maggioranza, il comandante della Polizia Locale, il coordinatore della Protezione Civile di Gessate Gianni Santoiemma con i volontari e l’ingegnere Mario Stevanin, che ha redatto il piano supportato dagli uffici comunali e dagli assessori.

COS’È IL PEC

Il PEC è l’insieme delle procedure operative di intervento per fronteggiare una qualsiasi calamità attesa in un determinato territorio. Recepisce il programma di previsione e prevenzione ed è lo strumento che consente alle autorità di predisporre e coordinare gli interventi di soccorso a tutela della popolazione e dei beni in un’area a rischio. È un documento in continuo aggiornamento, che deve tenere conto dell’assetto territoriale e delle variazioni negli scenari attesi. Anche le esercitazioni contribuiscono all’aggiornamento del piano, perché ne convalidano i contenuti e valutano le capacità operative e gestionali del personale.

La struttura organizzativa generale è in mano al Servizio Nazionale di Protezione Civile, che attraverso lo Stato si avvale della collaborazione dell’amministrazione comunale, afferente ai diversi settori con distinte competenze e con a capo il sindaco e i Volontari della Protezione Civile, che sono la parte più attiva e evidente.

IL PEC A GESSATE

Gessate ha un territorio che storicamente non ha mai dato luogo a eventi sismici, non ha avuto dissesti idrogeologici e ha una falda acquifera ben protetta. L’unica criticità sono i fenomeni che si verificano a nord del suo territorio come le esondazioni del torrente Trobbia e Rio Vallone a causa di piogge continue e intense – ha dichiarato Mario Stevanin – Il nostro compito è quello di tenere in considerazione i dati degli eventi passati come precursori di eventi futuri, monitorare il territorio, compiere esercitazioni e tenere informata la cittadinanza sulle procedure idonee per mettersi in sicurezza”.

ESERCITAZIONI ED ESPERIENZA

Il coordinatore GCVPC Gessate Gianni Santoiemma ha seguito l’ultima esercitazione congiunta tra Gessate e Monza che è avvenuta lo scorso 10 e 11 marzo 2018 in condizioni di maltempo casuale, con pioggia battente e vento che sono serviti a renderla ancora più reale. Vi hanno partecipato 17 volontari gessatesi e oltre 50 volontari di Monza.

Il PEC è lo strumento che regola l’operatività nella gestione delle fasi di una emergenza territoriale. Come per la fase di predisposizione e preparazione del piano i volontari sono stati coinvolti e hanno portato il loro contributo fatto di esperienza pregressa e nozione tecniche acquisite negli anni – ha sottolineato GianniSantoiemma –  Il Consiglio comunale è un’istituzione dove spesso si discute e non sempre sono tutti d’accordo su quello che si vorrebbe approvare. Avere assistito ad una esposizione veramente chiara e convincente che ha convinto tutti a non discutere e a approvare all’unanimità il piano…dà soddisfazione!”.

Le parole conclusive della seduta sono affidate al primo cittadino: Ringrazio l’ingegnere Stevanin per la sua presenza e per i momenti di piacevole confronto nel tentativo di dare a tutti noi un piano efficace e come mettere a sistema ciò che sapevamo fare. La Protezione Civile gioca un ruolo fondamentale perché i cittadini devono essere convinti a fare ciò che è necessario per garantire incolumità e sicurezza a loro stessi e alla comunità. L’ultima esercitazione ha visto grande impegno di uomini e donne tra coordinatori, capi squadra e volontari perché è fondamentale conoscere le condizioni di rischio, che talvolta sembrano accettabili ma a monte sono severe, per attivare un sistema di monitoraggio e intervento adeguato”.

 

Augusta Brambilla