Fedex: sindacati in rivolta. Proclamato sciopero anti-licenziamenti

Il 17 maggio i lavoratori italiani di FedEx incroceranno le braccia per protesta

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I lavoratori a rischio licenziamento del colosso americano delle spedizioni FedEx, la cui sede italiana si trova a Cernusco, hanno deciso di incrociare le braccia e di proclamare uno sciopero per la giornata di giovedì 17 maggio.

A RISCHIO IN 315 LAVORATORI

Una decisione inevitabile visto il programma di licenziamenti che la società americana ha previsto per l’Italia con 315 addetti che perderanno il posto di lavoro e 24 filiali che verranno chiuse in tutta Italia (ne avevamo parlato QUI). L’attenzione dunque sarà tutta rivolta presso la cittadina cernuschese, non tanto per l’entità dei tagli che, a fronte di 200 dipendenti, non dovrebbe superare le poche unità ma per il fatto che qui si trova il cuore pulsante dell’azienda.

I SINDACATI SONO UNITI

Nel frattempo le riunioni tra le maggiori sigle sindacali (Filt CGIL, Filt CISL e UilTrasporti) hanno portato a una uniformità di vedute per quanto riguarda le iniziative da intraprendere: “Dalla riunione – riferiscono i sindacati – è emerso un deciso no ai licenziamenti ed ai falsi trasferimenti. In vista dello sciopero dalla prossima settimana si terranno tre giorni di assemblea l’8, 9 e 10 maggio in tutte le filiali Fedex e Tnt ed altre assemblee nei luoghi di lavoro il 14, 15 e 16 maggio. Dopo lo sciopero, ulteriori iniziative di protesta si terranno nelle giornate del 31 maggio e dell’1 giugno”. 

Nel frattempo continua la petizione online per dire no ai licenziamenti che, in poche settimane, ha già raggiunto più di 22 mila adesioni. Qui il link per aderire (QUI)