Basket, Play-Off Promozione: Pallacanestro Carugate schiacciassassi. Storia di una notte da favola

Obiettivo Serie D. Con una vittoria memorabile per 75-46, in un palazzetto gremito, la Pallacanestro Carugate vola a Gara 3.

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Non si doveva sbagliare, è così è stato, ma quello che giovedì sera è andato in scena al Pala Sport di Carugate è stata una vera e propria “lectio magistralis” di pallacanestro, dei ragazzi in maglia bianco-rosa. Dopo Gara 1 che ha visto i carugatesi soccombere in casa del Kor San Giuliano, serviva una prova d’orgoglio per rimanere aggrappati al sogno della serie D, e  sotto gli occhi di un Palazzo gremito per l’occasione, la Pallacanestro Carugate ha risposto: presente.

LA GARA

La suspence è durata appena 10 minuti, giusto il tempo studiarsi un attimo e di rendersi conto che sarebbe stata una gara destinata a passare alla storia. E così il primo quarto si chiude con i ragazzi di coach Villa in avanti di 5 punti, e la squadra di casa costretta ad aggrapparsi ad un monolitico Dario Pizzul che va quasi in doppia cifra mettendo 8 punti a referto prima di eclissare qualsiasi velleità di Dell’Ova e Oggioni nel pitturato carugatese,  arrivando a contare a fine gara ben 15 rimbalzi recuperati.

IL SECONDO QUARTO: TSUNAMI CARUGATE

Cosa avrà detto coach Ronco ai ragazzi tra il primo e il secondo quarto rimarrà un mistero. Fatto sta che a un certo punto pare che il cielo carugatese si sia oscurato, e una tempesta si è abbattuta violenta sulla nuova struttura di Via del Ginestrino. Alla fine del secondo quarto il parziale è impietoso: 23-0, un tracollo per i ragazzi in maglia nera, che nulla hanno potuto contro il dilagare della squadra di casa. Difficile dire cosa avrebbero potuto fare per opporsi allo strapotere dei ragazzi in maglia bianco-rosa. Intensità pazzesca in difesa,  recuperi e lotta su ogni pallone, rimbalzi in attacco e in difesa e micidiali in transizione. Il primo monito lo ha lanciato  Bai che con due su due  dall’arco, pronti via, come a voler avvisare che la musica sarebbe cambiata. Poi il delirio, con un tripudio carugatese guidato da un implacabile Brunelli in coppia fissa con Ghezzi: mortiferi.

TUTTO IL RESTO E’ NOIA, GIOIA

Provare a ribaltare un match dopo un parziale di 23-0 e con il tabellone che alla ripresa dell’intervallo lungo segnava 37-19, sarebbe stata un impresa epica. Ci ha provato San Giuliano, ad impensierire la valanga carugatese, ma neanche la zona chiamata da coach Villa, ha minimamente scalfito la voglia di dilagare dei ragazzi capitanati da Paolino Lingiardi, che anzi a 2.15 dalla ripresa allungano sul 42-19. In cattedra questa volta salgono gli esterni, che al posto del canestro vedono una vasca da bagno e iniziano a martellare dai 6.75 e dalla media. A questo punto dagli spalti sale un unico grido: “mamma butta la pasta”, anche se Castelli-Dezza e Bertoli provano a suonare la carica del Kor. Decisamente troppo tardi e troppo timida la reazione, contro i giganti della squadra di casa. Il punto esclamativo lo mette il capitano Lingiardi con una tripla all’inizio dell’ultimo quarto. Il linguaggio del corpo parla chiaro: “ragazzi oggi davvero non ce n’è per nessuno!” il resto è passerella con un Bai particolarmente ispirato che infila altri 6 punti, porta il suo tabellino personale a 11 punti e la Pallacanestro Carugate dritta verso Gara 3. Questa sera il match “dentro o fuori”,  decisivo per la corsa verso la serie D.

In bocca al lupo ragazzi!