Meno smog e più vivibilità: a Cassina nasce il “bosco urbano”

Al suo interno anche tavoli per fare pic-nic. Chiarella: "Aumentiamo la cultura del verde".

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Quasi 1600 nuove piante saranno messe a dimora per creare il primo “bosco urbano” di Cassina. Tutta la collinetta compresa tra le tensostrutture di via Trieste e la biblioteca comunale sarà infatti piantumata con alberi di farnia, olmi, ciliegi e tigli per creare un bosco urbano di circa otto mila metri quadrati.

MENO INQUINAMENTO 

Creare un bosco urbano, un’area verde che sia al tempo stesso naturale e fruibile dai cittadini, come quella che ci apprestiamo a realizzare – dichiara l’assessore alle Politiche Ambientali Tommaso Chiarella – ci aiuta a migliorare la qualità dell’aria e la vivibilità del paese. Gli alberi producono ossigeno e assorbono CO2, le aree verdi favoriscono la biodiversità  e contrastano il riscaldamento urbano generato dall’isola di calore.”

LE CARATTERISTICHE DEL BOSCO

L’impianto avverrà per gruppi omogenei di 4 – 8 esemplari per ciascuna specie evitando schemi rigidi e cercando di mantenere la massima casualità, similmente a quanto avviene in natura. Il rimboschimento intende realizzare due aree fruibili, in cui verranno posizionati dei tavoli per picnic che saranno istallati entro l’estate. Le piante avranno un’altezza compresa tra i 101 e 150 centimetri e tra i 201 e i 250 centimetri. Tra una decina di anni poi vi sarà, già preventivato, un intervento di riduzione della densità attraverso un taglio selettivo che vada a scegliere le piante migliori.

PER I PRIMI CINQUE ANNI A COSTO ZERO

“Uno degli obiettivi della nostra amministrazione era quello diffondere la cultura del verde e dell’agricoltura tra i nostri cittadini, limitare il consumo del territorio, riqualificare aree degradate, valorizzare le produzioni ortive tipiche e locali spesso in via di estinzione, in poche parole migliorare la qualità dell’ambiente –  ha concluso Chiarella – Dopo l’orto condiviso, oggi ci approntiamo a realizzare il bosco urbano. I costi per la realizzazione dell’impianto e per la sua manutenzione ordinaria e straordinaria per i primi cinque anni saranno totalmente a carico del privato che ha l’obbligo di compensare l’area boschiva sita nel comune di Magnago”.