Esplorando l’Universo con i più moderni telescopi spaziali, come Hubble e Kepler, gli astrofisici hanno scoperto più di 1700 pianeti che si trovano al fuori del nostro sistema solare. Su alcuni c’è acqua e, forse, anche le condizioni adatte alla vita. Ma perché è così importante scoprire altri pianeti? E quali informazioni possono darci sul nostro?
L’INCONTRO
A queste domande si troverà risposta durante l’incontro Alla ricerca di pianeti extra-solari, che si svolgerà mercoledì 18 aprile alle 20.45 presso la Sala Consiliare del Comune di Cassina de’ Pecchi. La conferenza, organizzata dal Centro Culturale Camporicco nell’ambito del ciclo “Conoscere per giudicare”, è a ingresso gratuito.
Durante la serata l’astrofisico Maurizio Tomasi parlerà dei sette pianeti di TRAPPIST-1, un sistema planetario scoperto lo scorso anno e che continua a rivelare sorprese. Per quanto noto fino a oggi, tutti i sette pianeti contengono acqua, sotto forma di vapore o ghiaccio, e in alcuni di essi ci sono condizioni favorevoli all’esistenza di organismi viventi.
Durante la presentazione, Tomasi spiegherà le caratteristiche dei sette pianeti e i dati utilizzati dagli astronomi per scoprirne l’esistenza. Al termine illustrerà una nuova idea che, in un futuro non troppo lontano, potrebbe permettere di lanciare sonde che raggiungano stelle vicine.
IL RELATORE
Maurizio Tomasi è ricercatore di astrofisica presso l’Università statale di Milano e si occupa di cosmologia osservativa, in particolare di misure della radiazione cosmica di fondo. Dal 2004 è coinvolto nell’esperimento Planck, una missione spaziale per la misura ad alta precisione della radiazione cosmica. Attualmente sta lavorando all’esperimento italiano LSPE, che misurerà la radiazione cosmica usando due strumenti collocati al Polo Nord e sul Monte Teide, sull’isola di Tenerife.
Maggiori informazioni sull’evento qui.
A questo link, invece, il sito ufficiale della Nasa, per sapere tutto su Trappist-1.
Sara Brunelli