Bussero difende i valori della Costituzione

Il Sindaco Rusnati: "Non facciamo finta di dimenticare".

Bussero, Corteo del 25 aprile
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“E’ straniante nel 2018 parlare di antifascismo in Consiglio Comunale”. Sono le parole del Sindaco di Bussero Curzio Rusnati a seguito della lettura della mozione promossa dall’ANPI a tutti i Comuni in difesa dei valori della Costituzione. 

Già approvata nei Comuni di Cassina De Pecchi e Cernusco Sul Naviglio, l’iniziativa dell’ANPI finalizzata a impedire l’occupazione di suolo pubblico dei singoli Comuni da parte di chi promuove comportamenti razzisti, omofobi, fascisti, è stata accolta anche a Bussero dall’unanimità del Consiglio Comunale.

“L’antifascismo e i suoi valori dovrebbero essere qualcosa di acquisito, perché è su di essi che si basa la nostra Costituzione” – ha affermato il primo cittadino. E ha continuato: “In questi mesi lo scontro ideologico mi ha fatto riflettere e la bandiera dell’antifascismo non la lascio in mano a nessuno: né ai partiti che la sventolano, né a chi ne fa un vanto, né a chi ne fa retorica”.

Il clima elettorale, ha spiegato, ha dato spazio a scontri ideologici dietro cui la pratica quotidiana dell’antifascismo si è eclissata: “L’antifascismo è una pratica quotidiana da mettere in campo ogni giorno nelle azioni della propria giornata”.

“Dobbiamo attrezzarci e fare uno sforzo per riconoscere questa società che è cambiata” – ha dichiarato. “A questi gruppi che si dichiarano democratici e che esistono in virtù della democrazia e della libertà di pensiero che vige in Italia, ma che poi hanno svastiche tatuate sulla schiena e di fatto sono neonazisti, a questi pseudodemocratici non do la cittadinanza”.

Tutta la giunta ha approvato la mozione antifascista promossa dall’ANPI previa una piccola modifica.

I gruppi d’opposizione La Svolta e Probus hanno infatti chiesto che a fronte di richieste di spazi pubblici da parte di gruppi di sospetta ispirazione fascista, sia verificata l’inequivocabilità della loro ideologia.

“E’ un tema delicato e non possiamo rischiare di porre in essere atti discriminatori al contrario” – ha affermato la consigliera Olini. “Quando un soggetto è riconducibile all’ideologia fascista? Non tutti i casi sono palesi. E se il permesso di occupazione del suolo pubblico viene negato, che sia fatto per atto scritto, così da lasciare una traccia precisa della decisione presa”.

Accolta la proposta di modifica da parte della giunta, il primo cittadino ha concluso esibendo una foto degli anni Trenta, raffigurante i cittadini davanti al Comune di Bussero: “Vedete questa foto? C’è un signore in prima linea che esibisce un braccio alzato nel saluto fascista, un dittatore che arringa e una folla che obbedisce. Questa scena c’è già stata e non abbiamo bisogno di riviverla. Non facciamo finta di dimenticare“.