Sono migliaia le persone “incastrate” dai famosi T-red di Segrate, i semafori posizionati sulla Cassanese che a causa di un giallo troppo breve non consentivano agli automobilisti di arrestare i veicoli in tempo per evitare di passare l’incrocio prima dello scattare del rosso, evitando quindi la multa.
Il 23 maggio inizierà il processo che vede imputati a vario titolo il primo cittadino di Segrate Adriano Alessandrini, il comandante e l’ex vicecomandante della Polizia locale di Segrate, nonché i vertici delle ditte che avevano fornito e installato le macchinette che fotografavano gli automobilisti di passaggio.
Dopo che i multati si erano riuniti per presentare i ricorsi, era stato verificato che erano state decine di migliaia le multe notificate ad altrettanti automobilisti passati con il rosso sui semafori di quattro incroci della Cassanese su cui erano stati installati i T-red. Di queste, però, solo il 30% sono state accolte, le altre sono cadute in prescrizione.
I giochi, però, non sono chiusi: è infatti ancora possibile partecipare al processo costituendosi parte civile. Per farlo basta recarsi giovedì 5 maggio, dalle 18.30 alle 20.30, in via Morandi 34 a Segrate. Ad accogliere i cittadini ci sarà, tra gli altri, anche l’avvocato Francesca Fuso.