Dopo il Premio Galdus e il Premio Città di Cuneo nella Sezione Scuole, “Fra me e te“, il libro dello scrittore Marco Erba, insegnante di italiano e latino, al suo esordio nella narrativa italiana, ritorna sui banchi di scuola, tra gli studenti dell’Itis e Liceo delle Scienze Applicate G. Marconi di Gorgonzola.
Erano 11 le classi dell’istituto coinvolte per quasi 200 ragazzi, dalla prima alla terza superiore, e tutti gli studenti presenti avevano già letto il libro in quanto era stato proposto all’interno del progetto “Io leggo perché’”. Un incontro introdotto e moderato da Cristina Voltolini dell’associazione culturale Clio, fortemente voluto che come punto di forza ha avuto proprio il confronto tra i giovanissimi lettori e l’autore in una sorta di dialogo a più voci su alcuni temi cari a entrambi, l’adolescenza, il rapporto genitori–figli, il razzismo e il bullismo.
“Ho aderito al progetto per il secondo anno consecutivo e ho visto che ha riscosso grande successo sia da parte degli studenti che si sono dimostrati entusiasti che da parte del corpo docenti che ha collaborato alla buona riuscita.- ha dichiarato Teresa Gatto Vice Preside dell’Istituto– Il mio obiettivo è quello di creare una libera biblioteca all’interno della scuola alla quale tutti noi, ragazzi genitori docenti personale Ata, possano attingere per una buona lettura e possano veicolare e scambiare libri magari con la possibilità di esprimere il loro parere su ciò che hanno letto e che li ha maggiormente incuriositi”.
La storia di Edo, giovane adolescente insicuro ma capace di riscatto e Chiara, ragazza meravigliosa che deve ancora ritrovare se stessa, è la narrazione della gioventù di oggi, attraverso i naturali turbamenti che li sconvolgono e li coinvolgono, che si nascondono dietro quelle maschere che si calano in viso quasi per rendersi invisibili. Al mondo degli adulti non vogliono mostrare le loro insicurezze, i loro sogni e i loro disagi perché sanno di non essere compresi.
“Io credo molto nel potere della lettura perché iniziare un libro è un’occasione unica, un modo per riflettere e pensare su ciò che noi siamo e ciò che accade intorno a noi. -ha dichiarato la prof.ssa Deborah Abbaduto Referente del progetto e Coordinatrice dell’incontro– Sono molto orgogliosa degli studenti perché il loro coinvolgimento nella lettura del libro è stato fondamentale: essi devono sentirsi parte di un progetto, devono poter dare la loro visione del mondo aprendosi al confronto e devono soprattutto sapere ascoltare. Oggi si sono dimostrati lettori interessati e anche spettatori attenti”.
Il libro è piaciuto molto sopratutto ai ragazzi che hanno rivolto domande molto pertinenti e hanno interagito con l’autore riguardo a una realtà che ben conoscono e che vivono quotidianamente dimostrando grande attenzione, rispetto e tanta curiosità.
“Il regalo più grande del libro è poter incontrare le persone e oggi per me è stata un’occasione molto bella e perché sapere che la tua storia e i tuoi personaggi incontrano delle persone e entrano in qualche modo nelle loro vite è emozionante. Ho voluto raccontare che gli adolescenti sono persone meravigliose al di là degli stereotipi e che hanno una scintilla di bellezza che può contagiare tutti noi. – ha ben spiegato lo scrittore Marco Erba –La lettura è fondamentale, sono un dono raro e prezioso i professori che dedicano del tempo a questa attività che ti permette di incontrare storie nelle quali trovi un po’ di te stesso. La scuola, in parte, aiuta anche a questo: capire chi si è e trovare il proprio posto nel mondo”.
Un inciso, questo assolutamente non scontato, che detto proprio da chi la scuola la vive ogni giorno e l’ha raccontata nelle pagine di un libro ha tutto un altro sapore.
Augusta Brambilla