“Con un po’ di timore ho pensato alle parole da dire oggi per evitare, come spesso accade, che le celebrazioni come questa siano vissute come un esercizio di retorica o una cerimonia che va fatta in modo ripetitivo”. Le parole del sindaco Antonio Bresciani, nella sua ultima apparizione pubblica nelle vesti di primo cittadino, sono rivolte alla cittadinanza che venerdì 2 giugno si è riunita, in Piazza Unità’ d’Italia, per i festeggiamenti della Festa della Repubblica. Una manifestazione decisamente commovente questa che, organizzata dall’amministrazione in collaborazione con l’ANPI di Vimodrone, ha visto la consegna della carta costituzionale ai giovani ragazzi del paese che quest’anno hanno compito i diciotto anni di età. “Non è facile spiegare a un ragazzo l’importanza del 2 giugno, della Festa della Repubblica ed è forse utile partire dalla lotta di Liberazione dal nazifascismo, dal 25 aprile e dai valori nati dalla Resistenza –dice il sindaco Antonio Brescianini– la scelta referendaria del 2 giungo del 1946 ci ha consegnato il paese democratico in cui siamo cresciuti ed è soprattutto il luogo dove i diritti fondamentali di ogni cittadino vengono riconosciuti e tutelati”.
Presenti all’evento, in una pizza piena di cittadini uniti e consapevoli, il Maresciallo D’Angelo, comandante della stazione dei carabinieri di Vimodrone, Andrea Citterio, consigliere comunale, e il professore di diritto costituzionale, Valerio Onida. “ Il testo della costituzione così voluto dall’assemblea costituente, non è un testo scritto per gli specialisti o per gli addetti ai lavori, ma era ed è un testo scritto per i cittadini ed ecco l’importanza di oggi nella consegna di questo testo ai giovani ragazzi–dice il professore Onida che continua- la costituzione è eredità, è garanzia, la costituzione è impegno e progetto”.
Più di venti i ragazzi vimodronesi che si sono visti consegnare la carta costituzionale italiana la quale, entrata in vigore il primo gennaio del 1948, produce sempre e in egual modo un’emozione di rispetto e responsabilità verso la propria nazione. Emozioni che hanno dato respiro all’inno nazionale, cantato da tutti i cittadini presenti alla manifestazione e fortemente voluto dal sindaco Brescianini come segno di unità. “Ho giurato fedeltà alla Costituzione e ho cercato di svolgere il compito di Primo cittadino con spirito di servizio –conclude il sindaco uscente Antonio Brescianini– mi auguro che chi verrà dopo possa proseguire su questo cammino nell’interesse di Vimodrone e dei suoi cittadini. Grazie a tutti. Viva la Repubblica, Viva l’Italia”.